DIRETTA ELEZIONI PRESIDENZIALI RUSSIA 2024: UNA MISSIONE PER CONTROLLARE LA DEMOCRATICITÀ DEI PROCESSI

In Russia, il 16 marzo 2024, è iniziata la seconda delle tre giornate di votazioni per le elezioni presidenziali. I primi seggi elettorali sono già stati aperti in Kamchatka e Chukotka, nelle regioni di Sakhalin e Magadan, nonché nelle regioni orientali della Yakutia, come riporta il quotidiano russo “Komsomol’skaja Pravda”. Successivamente sono stati aperti i seggi elettorali a Mosca e in altre regioni della parte europea della Russia. Secondo la testata, l’affluenza complessiva alle elezioni presidenziali russe del 15 marzo alle 17:00, ora di Mosca, è stata del 24,77%. Questi dati tengono conto anche di coloro che hanno votato in anticipo: i primi seggi elettorali sono stati aperti il ​​15 marzo 2024 in Estremo Oriente. Alle elezioni hanno già partecipato i presidenti di tutte le 11 regioni che compongono il Distretto Federale dell’Estremo Oriente (FEFD). Il governatore del territorio della Kamchatka Vladimir Solodov lo ha fatto da remoto “in pochi minuti”. I presidenti delle restanti 10 regioni hanno visitato personalmente i seggi elettorali.



Come spiegato dal “Komsomol’skaja Pravda”, inoltre, esperti internazionali sono arrivati ​​a Chelyabinsk per osservare le elezioni presidenziali. Si tratta di una missione che comprende cittadini di Colombia, Malesia, Nepal, Francia, Repubblica del Ciad, Iran, Pakistan e Bangladesh. Gli esperti sono arrivati giovedì 14 marzo e sono arrivati quasi subito al Centro per l’osservazione pubblica delle elezioni. La loro missione è di monitorare il voto ed esprimere la loro opinione sulle violazioni e sulla democraticità dei processi. Nessuno dei membri della delegazione parla russo e tutte le comunicazioni sono avvenute in inglese. (agg. JC)



DIRETTA ELEZIONI PRESIDENZIALI RUSSIA 2024: SECONDO GIORNO DI VOTO

Seggi di nuovo aperti in Russia per le elezioni presidenziali 2024, in programma fino a domenica 17 marzo, perché sono spalmate su tre giorni. L’obiettivo è portare alle urne almeno il 70% degli elettori per garantire al presidente in carica Vladimir Putin, che aspira anche a un consenso superiore all’80%. Il plebiscito è prevedibile per il leader russo, in carica da oltre 24 anni. E resterà al Cremlino fino al 2030, anche se potrebbe restare alla guida della Federazione Russa fino al 2036. Ma per garantirgli il consenso più ampio possibile, si è scelto di puntare anche sul voto elettronico. Lo stesso Putin nel primo giorno di elezioni ha scelto il voto online. Infatti, in un video diffuso dal Cremlino si vede il presidente russo entrare in un ufficio, sedersi davanti a un pc con alle spalle due bandiere russe, esprimere il suo voto online e salutare in camera. Sullo schermo, come ultima immagine, appare la scritta in russo “Grazie, hai votato con successo!“. Tutti i voti elettronici da remoto vengono inviati in maniera anonima a una blockchain digitale senza che sia possibile risalire all’utente.



Sono, dunque, le prime elezioni moderne della storia russa, nelle quali vengono usati software per geolocalizzare gli aventi diritto al voto e per controllare che alcune categorie di elettori facciano il loro “dovere”. Hanno diritto al voto 112,3 milioni di persone in Russia, a cui si aggiungono 1,9 milioni all’estero e 12mila al centro spaziale di Baikonour, in Kazakistan. Ma sono chiamati al voto anche gli elettori acquisiti nei territori occupati dell’Ucraina e in Transnistria. In Italia ci sono 4 seggi elettorali (in Ambasciata a Roma e nei Consolati di Milano, Genova e Palermo), aperti però solo lunedì 18 marzo, a disposizione per tutti cittadini russi che si troveranno in Italia, anche turisti.

ELEZIONI PRESIDENZIALI RUSSIA 2024: COME È ANDATO IL PRIMO GIORNO DI VOTO

Vladimir Putin, candidato come indipendente, è in corsa con altri tre candidati. A sfidarlo il comunista Nikolay Kharitonov, Vladislav Davankov del Partito dei nuovi popolari e Leonid Slutsky, del partito Liberal democratico. Invece, gli unici due rivali apertamente contrari alla guerra in Ucraina, Boris Nadezhdin e Ekaterina Duntsova, sono esclusi dalla corsa. Nessuno degli altri tre candidati ha concrete possibilità di succedere a Putin, che si prepara a essere rieletto per la quinta volta, la terza consecutiva per altri sei anni. In carica dal 2000, dal 2008 al 2012 è stato primo ministro. Se la vittoria di Putin alle elezioni presidenziali 2024 in Russia è scontata, il vero test è rappresentato dall’affluenza. Dopo la prima giornata di votazioni, stando alla Commissione elettorale centrale, citata da Rbc, l’affluenza alle urne in tutta la Russia è stata del 35,67% alle 21 ora di Mosca (le 19 in Italia).

Non sono mancate le tensioni alle urne. Ad esempio, uno dei seggi della regione di Sverdlovsk è stato incendiato con un liquido infiammabile. Nel primo giorno delle elezioni presidenziali, 13 persone sono state arrestate per aver danneggiato i seggi o aver provato a incendiarli, stando a quanto riportato da Le Monde, ma non è chiaro il motivo di questi atti né è stato accertato che si tratti di proteste contro il governo. Ora le persone fermate rischiano fino a cinque anni di reclusione per il reato di ostruzione all’esercizio del diritto elettorale o al lavoro delle commissioni elettorali.

ELEZIONI PRESIDENZIALI RUSSIA 2024: I TIMORI DI PUTIN

L’attenzione dei media è puntata sul weekend elettorale, perché coincide col decimo anniversario dell’annessione della Crimea. Difficile pensare che sia una semplice coincidenza, visto che Vladimir Putin aspira a risultati record per le elezioni presidenziali Russia 2024. A Cremlino non sono tranquilli. In primis per un sondaggio condotto dal Servizio federale di protezione (Fso), e divulgato su Telegram, ha mostrato che appena il 21% si fida del presidente in carica e il 27% dei russi sono comunque pronti a votarlo, anche se non si fidano. Il 68% ha espresso un desiderio di cambiamento nella vita politica russa e l’11% si è detto pronto a partecipare a proteste non autorizzate. Ma i timori riguardano soprattutto l’affluenza. Il Cremlino spera in un consenso oltre l’80% e un’affluenza al 70%.

Per favorirla hanno pensato anche a regali e premi: ad esempio, i moscoviti guadagneranno punti che si trasformeranno in regali se useranno il voto elettronico e c’è pure la lotteria. Le autorità temono poi attacchi hacker alle strutture informatiche, visto che a queste elezioni presidenziali c’è il voto elettronico, mossa studiata soprattutto per i dipendenti statali, lo zoccolo duro del consenso di Putin, che ha dato loro la possibilità di votare dalla loro scrivania. C’è poi il timore di manovre estere: il controspionaggio ha puntato il dito contro gli Stati Uniti.