COME È ANDATO L’INCONTRO DEL CENTROSINISTRA
Con un triplo identico tweet (gaffe che ha fatto il giro del web per tutto il giorno, ndr) Letta, Conte e Speranza annunciano un’intesa di massima sul metodo da condurre nei prossimi giorni di corsa sfrenata verso le Elezioni Quirinale 2022.
All’uscita dall’appartamento romano di Conte, il segretario Pd ha ribadito che non vi saranno fatti per ora nomi in quanto, «ne parleremo con il centrodestra nei prossimi giorni». Per Giuseppe Conte invece la richiesta è più specifica e pone due “veti”: «L’incontro è andato bene. Siamo pronti a un’azione forte, a un confronto anche ampio e condiviso. Ovviamente andranno rimosse dal tavolo candidature di parte come quella di Berlusconi». Non solo, fonti qualificate del M5s presso l’ANSA riportano anche della oggettiva, «difficoltà di proseguire in un quadro di maggioranza di governo che senza Draghi difficilmente potrebbe reggere». Tanto i gruppi parlamentari di Pd, quanto quelli di LeU e M5s – concordano i tre leader – sarebbero «in grande maggioranza contrari alla soluzione Draghi al Colle». Prosegue il braccio di ferro tra i partiti e il Presidente della Camera Fico sul fronte voto positivi Covid: stamattina però l’Aula di Montecitorio ha dato via libera in maggioranza agli ordini del giorno presentati da Forza Italia e Fratelli d’Italia che impegnano il Governo «a garantire il voto per il presidente della Repubblica anche ai parlamentari positivi al Covid». Nella nota scritta sull’odg presentato si legge, «Il governo dovrà garantire ogni forma di collaborazione per permettere a tutti i 1.009 delegati di partecipare al voto, anche attraverso un intervento normativo».
BORSINO QUIRINALE: SCENDE BERLUSCONI, SALE DRAGHI
Meno 5 al “d-day” della politica italiana, l’inizio delle votazioni per le Elezioni del nuovo Presidente della Repubblica, con la corsa al Quirinale più imprevedibile che mai. Il “borsino” dei candidati e dei possibili “quirinabili” cambia di ora in ora, neanche di giorno in giorno: Berlusconi nelle sole ultime 12 si è trovato prima “vicinissimo a ritirarsi” (cit. by Sgarbi), poi ha rilanciato con forza le sue chances, salvo ora far alzare qualche mugugno di troppo nella coalizione per le concrete possibilità di riuscita alquanto residue.
Mentre continua a tenere banco il “nodo” dei positivi Covid tra i 1009 grandi elettori (al momento sono 38), i partiti ingrossano le “trame” e fanno soppesare le dichiarazioni per provare a capire quale strategia mettere in campo, ognuno con i propri interessi. Secondo le fonti dell’ANSA, il “borsino” del Quirinale vede in forte discesa Berlusconi, in quanto i numeri per riuscire a raggiungere gli agognati 505 voti dalla quarta votazione sembrerebbero sempre più improbabili. E così sale invece l’opzione Mario Draghi, dopo gli incontri istituzionali avuti ieri con Fico, Cartabia e Mattarella: il retroscena più fantasioso proposto oggi sui media riguarda uno schema con Draghi al Colle e la Ministra della Giustizia a Palazzo Chigi. Risultato, una vera e propria pioggia di smentite da ogni parte (tipiche del periodo pre-elettorale in cui viviamo).
ELEZIONI PRESIDENTE REPUBBLICA: L’INCONTRO CONTE-LETTA-SPERANZA
Molto (forse) si saprà sulle Elezioni del Quirinale 2022 nelle prossime 48 ore: giovedì sera, forse venerdì, la riunione del Centrodestra dove avverrà la fatidica “verifica” dei numeri in mano a Berlusconi. Se non ne avesse a sufficienza, ha fatto chiaramente sapere ieri Matteo Salvini all’uscita del Parlamento, «occorrerebbe un piano B con un nome prestigioso che possa convincere tanti» (si parla di Moratti, Frattini, Pera o Casini). Ma lo stesso Mario Draghi potrebbe a quel punto essere l’opzione da giocare per lo stesso Berlusconi, trovando però una buona opposizione dalla Lega («I soldi del Pnrr sono a prestito, anche per questo il premier è complicato da rimuovere» è la linea dettata ieri da Salvini) ma anche nello stesso M5s. L’ipotesi di elezioni anticipate – quasi obbligate laddove Draghi salisse al Quirinale – non convince affatto la truppa dei 5Stelle, già attraversata da tensioni e addi in queste ultimissime ore (l’ultima in ordine di tempo è stata la senatrice Evangelista passata al Misto per screzi con la guida del Movimento). Stamane si sono incontrati nell’appartamento romano di Giuseppe Conte i tre leader del Centrosinistra, Enrico Letta (Pd), Roberto Speranza (LeU) e ovviamente l’ex Premier oggi guida del M5s. «Ottimo incontro con Letta e Speranza. Lavoreremo insieme per dare al Paese una o un Presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi. Siamo aperti al confronto. Nessuno può vantare un diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della responsabilità»; Letta e il Ministro della Salute non hanno invece rilasciato per il momento alcuna dichiarazione ma sono attese novità sul Quirinale nelle prossime ore dal fronte Centrosinistra. Secondo i rumors raccolti da Dagospia, il leader del Pd vorrebbe blindare l’intesa su Colle e nuovo Governo: stante i perduranti “niet” di Mattarella per l’opzione “bis”, il nome forte resta Draghi, visto il «timore che il Governo possa saltare anche lasciando Supermario a Palazzo Chigi».