Questa tornata elettorale vede un forte disinteresse da parte dei cittadini, che hanno disatteso l’impegno con le urne in misura decisamente superiore rispetto a quelle precedenti. L’affluenza è stata, mediamente, inferiore di 9 punti rispetto alle Regionali del 2005, con una punta di 12 punti nel Lazio. Alle 22 di ieri sera avevano votato il 46,2 per cento degli aventi diritto, nelle Elezioni Regionali del 2005 il 55,2 per cento mentre alle 22 di domenica delle politiche del 2008 il 62,6 per cento. Al voto sono chiamati, complessivamente, 41 milioni di elettori, per rinnovare 13 amministrazioni regionali, quattro provinciali e per eleggere il Primo cittadino di 462 Comuni. Ieri, intanto, si sono recati a votare i tre leader dei maggiori partiti italiani: il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha auspicato che «l’amore prevalga sull’odio. Se molliamo, ci ritroviamo Di Pietro»; il leader del Pd Pierluigi Bersani, sereno e riposato, anche se rammaricato perché la campagna elettorale «avrebbe potuto essere migliore se, come in tutti i paesi del mondo, ci fosse stata la possibilità di un confronto diretto tra i contendenti»; Antonio Di Pietro, che ha esortato ad una « una scelta di campo tra chi difende tutti i giorni la Costituzione e chi viola regolarmente le leggi e la democrazia». 



I dati dell’affluenza alle elezioni regionali, provinciali e comunali aggionati alle ore 15. Si vota da questa mattina dalle 7 alle 15. 

Comuni: 5.064 su 5.068  -64,33% prec 72%

Definitivo% prec 73,39%

Definitivo – 74,43% prec 77,48%

(ore 15)

Basilicata

Calabria

Campania

Emilia-Romagna



Lazio

Liguria

Lombardia

Marche

Piemonte

Puglia

Toscana

Umbria

Veneto

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