L’approdo in Parlamento della Legge di Bilancio torva ancora difficoltà e di conseguenza anche l’intera vicenda contratti statali e dipendenti pubblici, con l’aumento promesso dal governo Renzi, si ritarda inevitabilmente. Alla Camera infatti è slittato ancora di altre 24 ore il termine per presentare tutti gli emendamenti alla Legge di Bilancio in cui sono inserite le cifre di copertura – circa 2 miliardi di euro complessivi – e per questo motivo si ritarderà anche l’arrivo in Parlamento per il voto definitivo. Ora tutto slitta al 24 novembre con la Commissione Bilancio di Montecitorio che permette fino a oggi alle 16 la presentazione degli emendamenti alla Manovra: il Sole24ore riporta le prossime tappe immediate della Legge in cui il settore statali spera ancora in qualche modifica sulle coperture dei fondi. «A Montecitorio la discussione sulla manovra da 26,7 miliardi entrerà nel vivo la prossima settimana, subito dopo il primo via libera – più che probabile la fiducia – al decreto fiscale. Il calendario dei lavori deciso dall’ufficio di presidenza della V commissione prevede l’avvio delle votazioni sugli emendamenti da giovedì 17 novembre, preceduto dalla dichiarazioni di ammissibilità delle singole proposte di modifica». Dopo tutti questi punti, sarà il 24 novembre il giorno dell’approdo in aula per le discussioni definitive e finali.
Il premier Matteo Renzi interviene sul rinnovo dei contratti statali: il presidente del Consiglio ha voluto infatti rassicurare sugli stanziamenti per l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici. Renzi, durante l’ultimo MatteoRisponde, l’appuntamento con la comunicazione via Facebook, ha infatti specificato che è previsto un budget di poco meno di due miliardi di euro nella legge di Bilancio. Il premier Renzi non è però entrato nel dettaglio della distribuzione dello stanziamento e quindi non ha indicato quale sarà la cifra destinata al rinnovo dei contratti statali bloccati da sette anni. La cifra prevista farebbe infatti riferimento non solo alle somme destinate al rinnovo dei contratti statali ma riguarderebbe lo stanziamento complessivo per la pubblica amministrazione. Intanto i sindacati attendono ancora l’avvio della trattativa ufficiale dopo gli incontri informali che si sono svolti nei mesi scorsi all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.