Il voto disgiunto sarà ancora una volta la “chiave” entro cui leggere i risultati delle Elezioni Regionali 2020: tra le tante anomalie italiane, vi è anche la differenza tra le diverse Regioni circa la possibilità di votare un candidato Governatore e una lista ad esso non collegata. In Emilia Romagna (come in Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Puglia) è ammesso il voto disgiunto, in Calabria invece no. Il cosiddetto “panachage” potrebbe dunque essere un fattore importante per l corsa elettorale dell’Emilia visto che potrebbe cadere che lunedì mattina a spoglio ultimato si possa avere un Governatore di una coalizione e un primo partito (con annessi seggi in Consiglio Regionale) di un’altra fazione. A 5 giorni dall’appuntamento elettorale – mentre i principali leader dei partiti si riversano nelle piazze per gli ultimi comizi – proviamo dunque a vedere come si vota per le Elezioni Regionali in entrambe le Regioni guidate da giunte uscenti del Centrosinistra. In Emilia Romagna seggi aperti dalle 7 alle 23, con le modalità di voto che richiedono per ciascun elettore il seguente regolamento: sulla scheda elettorale è possibile votare solo una lista tracciando il proprio segno (così il voto finire anche al candidato Presidente ad esso collegato); è possibile però anche votare solo un candidato alla carica di Presidente; è possibile anche voto per Governatore e lista ad esso collegato; infine è possibile è il voto disgiunto, con voto al Governatore e ad una lista collegato ad un altro candidato.
ELEZIONI CALABRIA 2020: COME SI VOTA PER NON INVALIDARE LA SCHEDA
In Calabria, le modalità di voto per le Elezioni Regionali 2020 di domenica 26 gennaio prevedono molti punti simili all’Emilia Romagna anche se, come ovvio, si distanziano in altri elementi e non solo per il voto disgiunto. La legge elettorale che spiega come si vota in Calabria è stata modificata nel settembre 2014, alla vigilia delle scorse Elezioni Regionali, e prevede un impianto proporzionale con diverse soglie di sbarramento per l’accesso al Consiglio Regionale: anche se collegata a una lista regionale che ha superato l’8%, una lista circoscrizionale per poter eleggere i propri rappresentanti deve avere almeno il 4% a livello regionale. Non solo, dei 30 eletti finali, 24 saranno ripartiti con metodo proporzionale mentre gli ultimi 6 andranno assegnati alle liste che appoggiano il Governatore vincitore. La scheda elettorale vedrà i diversi candidati Presidente con le liste a loro collegate: anche qui è possibile votare il solo Governatore, una lista che valga poi come voto al Governatore e infine tanto il Governatore quanto una lista ad esso collegata. Non è però previsto il voto disgiunto e in più è possibile esprimere un solo voto di preferenza per il candidato al Consiglio Regionale.