Meno sei: domenica prossima 26 gennaio l’Italia intera si “ferma” per le Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria, appuntamento divenuto assai più determinante di quanto non dica un importante voto locale per la situazione ad oggi dei rapporti interni al Governo e in scontro con l’opposizione. Dalle frizioni a Palazzo Chigi su praticamente tutti gli ultimi temi dell’agenda di Governo (autostrade, prescrizione, legge elettorale, riforma fiscale, cuneo fiscale) fino al “timore Salvini”, il leader dell’opposizione che punta tutto sul voto delle Regionali 2020 per dare la spallata definitiva al Governo Conte-2 e arrivare così al voto anticipato per provare a raccogliere il testimone del doppio esecutivo del suo stesso ex Premier. Insomma, la Calabria e soprattutto l’Emilia Romagna “raccolgono” interessi e riflettori ben più di quanto si potevano attendere per un voto che comunque riguarda due grandi e complesse Regioni. Mentre a livello nazionale la giornata sarà importante anche se non soprattutto per il voto in Giunta per le Immunità al Senato sul caso Salvini-Gregoretti, in Emilia si torna a parlare di campagna elettorale con i due principali sfidanti Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni che continuano a sfidarsi a distanza (tra stoccate e polemiche al veleno) in attesa di questi ultimissimi appuntamenti elettorali comunicati oggi. La Lega con Salvini e la sua candidata si presenterà giovedì prossimo a Bibbiano – dopo lo scontro “di piazza” con le Sardine – mentre la chiusura della campagna è prevista per venerdì 24 gennaio a Ravenna in piazza del Popolo; Bonaccini e il Pd invece chiuderanno la campagna prima delle Elezioni a Forlì sempre venerdì sera. Fa discutere in queste ore invece la scelta delle Sardine anti-Lega, le “protagoniste alternative” di questa lunghissima e sfibrante campagna elettorale, di chiudere la settimana pre-voto con un comizio al Papeete di Milano Marittima, luogo arcinoto anche per la frequentazione estiva di Matteo Salvini: «Chiuderemo la campagna elettorale in un luogo simbolico potrebbe essere il Papeete».



ELEZIONI REGIONALI CALABRIA 2020: PIPPO CALLIPO E L’ANTIMAFIA

Dall’Emilia Romagna alla Calabria, certamente la regione meno “trendy” per i calcoli e le riflessioni nazionali dato che molto del Governo si gioca più a Bologna che non a Reggio Calabria: eppure domenica prossima le Elezioni Regionali 2020 sbarcano anche nella regione del Sud, con anche qui una simile situazione per quanto riguarda la sfida elettorale sebbene con tutti altri numeri. Il M5s parte decisamente svantaggiato davanti alla polarizzazione di Centrodestra e Centrosinistra accanto ai rispettivi candidati, Jole Santelli (Forza Italia) e l’imprenditore “re del tonno” Pippo Callipo. In entrambi i casi le scelte hanno “penalizzato” gli uomini forti sul territorio ma troppo legati a vicenda (anche giudiziarie) passate come Mario Occhiuto Mario Oliverio, ma sul fronte dei sondaggi prima del silenzio elettorale mentre in Emilia Romagna la situazione si dovrebbe decidere all’ultimo voto, in Calabria vi è una favorita che risponde al nome della senatrice azzurra. L’attesa di questi ultimi giorni di campagna elettorale è tutta però su un fattore che spesso al Sud fa la “differenza” alla vigilia dei voti amministrativi: la Commissione parlamentare antimafia diretta dal grillina Nicola Morra è pronta a pubblicare la lista degli “impresentabili” alle prossime elezioni regionali. Il testo è pronto per giovedì 23 gennaio alle ore 12, quando il senatore M5s farà una serie di comunicazioni in merito alle verifiche compiute dalla Commissione in materia di formazione delle liste elettorali nelle Regioni Calabria ed Emilia Romagna. Nell’attesa di sviluppi tutt’altro che politici, Callipo prova a lanciare un ultimo appello accorato ai cittadini calabresi nell’ultima intervista a Fanpage: «Matteo Salvini? Dovrebbe stare a casa sua a farsi gli affari suoi perché noi in Calabria non abbiamo bisogno». Immediata e netta la replica del leader leghista, «Mi chiedevo dove fosse finito Callipo visto che dice di fare una battaglia ma in giro per la Calabria non si è visto. Rimango esterrefatto ogni volta che racconta menzogne e fa allusioni sulla vicinanza alla ‘ndrangheta da parte dei nostri alleati. Sono solo bugie».

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