Nella nostra rassegna in avvicinamento alle Elezioni Regionali 2020 in Calabria ed Emilia Romagna, dopo le campagne elettorali e le modalità di voto per le urne di domenica prossima, occorre ora soffermarsi sui programmi e gli slogan emersi nei faccia a faccia fin qui tenuti nella lunga campagna elettorale da inizio novembre fino ad oggi. Partendo dal confronto con più “rilevanza nazionale”, ieri il Resto del Carlino ha tenuto un confronto in diretta video coordinato dal direttore Michele Brambilla (che oggi sul nostro quotidiano si è soffermato sul ruolo delle Sardine in questa campagna per le Regionali 2020 in Emilia). Dai punti nascita alla sanità, dall’autonomia fino alla sicurezza: Lucia Borgonzoni e Stefano Bonaccini sono i due volti delle Elezioni in Emilia Romagna, un Cdx vs Pd che si ripropone tra l’altro anche in Calabria con il duopolio Santelli-Callipo che sta tenendo fuori dalla partita (come a Bologna) il Movimento 5 Stelle. «Il governo Berlusconi mise la soglia a 500 parti, sotto i quali i punti nascita dovevano essere chiusi. Incontrerò a giorni il ministro Roberto Speranza (alla Salute, ndr) per parlare di nuovi parametri e affrontare questo argomento cruciale», attacca il Governatore uscente, mentre la Borgonzoni replica «fu scelta della Regione, la indicò come strada giusta. Tutti sappiamo che cancellare i punti nascita significa eliminare un presidio da territori delicati, come quello dell’Appennino: non possiamo pensare di rilanciare queste zone, se non tramite assistenza e vicinanza a chi ci vive». Lo snodo arriva poi agli appelli al voto finale, con il candidato del Pd che rilancia «Questo voto è solo per l’Emilia-Romagna, per il governo dei prossimi cinque anni. Non c’entrano Bibbiano, il processo a Salvini o il governo Conte. Se l’Italia assomigliasse a questa regione sarebbe un posto migliore». In risposta, la candidata Governatrice della Lega incalza «Possiamo tornare a sognare, correre e a vincere. C’entra Bibbiano, c’entrano le tasse del governo nazionale. Le cose giuste vanno tenute, ma c’e molto da migliorare e bisogna liberare l’Emilia-Romagna da sistema che l’opprime da 50 anni».



CALABRIA, ELEZIONI REGIONALI 2020: CALLIPO VS SANTELLI

Se è Lega contro Pd nelle Elezioni Regionali in Emilia Romagna, in Calabria la sfida si allarga a Centrodestra contro Centrosinistra con diversi punti di differenza rispetto al voto emiliano: le Sardine hanno avuto e avranno un impatto minore, le indicazioni della vigilia con annessi sondaggi indicavano prima del silenzio elettorale un netto vantaggio di uno dei due candidati favoriti e per di più la stessa Jole Santelli è figura di riferimento in Calabria per Forza Italia, non per la Lega. Tante le sfide nelle sfide per questa tornata elettorale dal risultato più “scontato” secondo le previsioni ma per nulla certificato dalla controprova che si avrà invece solo lunedì mattina dopo lo spoglio elettorale. Per i programmi, scegliamo lo snodo “centrale” della sanità che nella Regione prossima al voto rappresenta purtroppo da anni un’emergenza mai risolta: per il “re del tonno” Pippo Callipo, candidato del Pd, servono nuove assunzioni, nuovi posti letto e un rafforzamento dell’assistenza territoriale. Di contro, la senatrice Santelli replica con le proposte di riduzione delle liste d’attesa oltre al potenziamento della rete dell’emergenza: in una campagna elettorale rappresentante da pochissima eco nazionale, gli ultimi “slogan” lanciati dai due candidati sfidanti vedono Callipo puntare tutto sul fronte “intimo” e meno “politico” – «La mia caratteristica è l’ascolto, ascoltare le persone e le categorie. Individuato il problema, individuare la soluzione» – mentre per la candidata del Centrodestra sono i nodi del programma il punto da sottolineare «turismo, agricoltura e cultura, università e ricerca».

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