LA LUNGA RINCORSA DEL M5S DI CONTE ALLE ELEZIONI REGIONALI LAZIO E LOMBARDIA

«In Lombardia abbiamo condiviso il programma con il PD, nel Lazio no»: dopo una campagna elettorale che lo ha visto spendersi fino ad ora maggiormente a fianco di Donatella Bianchi – candidata M5s in solitaria verso i risultati delle Regionali Lazio 2023 – il leader Giuseppe Conte è salito nelle scorse ore a Milano per concludere la campagna elettorale a fianco del candidato comunitario del Centrosinistra, Pierfrancesco Majorino. Quella di Conte resta comunque una lunga rincorsa in quanto, tanto in Lombardia quanto nel Lazio, le possibilità concrete di vincere restano limitate, almeno secondo i sondaggi politici pubblicati prima del silenzio elettorale a fine gennaio.



«Abbiamo lanciato un appello a tutte le forze politiche – ha spiegato l’ex Premier Conte a “Mattino Cinque” – sostenendo di voler anteporre i temi e i programmi ai candidati. Il risultato è che il PD dopo aver ascoltato la nostra proposta non ha voluto cedere sulla candidatura di D’Amato nel Lazio, in Lombardia invece si sono seduti al tavolo». Per quanto riguarda la candidatura di Alessio D’Amato nel Lazio, la polemica del leader M5s resta contro tanto il Pd quanto il Terzo Polo: «sui termovalorizzatori è folle, come sta facendo Gualtieri a Roma, decidere di realizzare un inceneritore, non lo fa più nessuno. Il tema è che in Europa non finanziano più questo tipo di impianti che non sono più ecocompatibili». Dal canto suo, resta la proposta di D’Amato a tutti gli elettori grillini che già nelle scorse ore aveva suscitato la dura reazione della candidata Presidente Donatella Bianchi: «Mi rivolgo direttamente agli elettori dei 5stelle che devono sapere che hanno una doppia possibilità: votare Cinquestelle ma votare me come candidato presidente, la mia è l’unica candidatura per fermare la destra, è un mondo antico che cerca di tornare. L’appello è di votare me per fermare la destra, tenuto conto che la stessa candidata Bianchi dice che non andrà in regione ma tornerà a fare egregiamente il suo lavoro. È importante un voto disgiunto».



ELEZIONI REGIONALI LOMBARDIA 2023: GLI APPELLI AL VOTO NEL CENTRODESTRA

Con l’avvicinarsi ormai a grandi passi delle Elezioni Regionali 2023 in Lombardia e Lazio si intensificano i comizi e gli appelli al voto, specie dei leader nazionali che in questi ultimi giorni affiancano i candidati Presidente negli ultimissimi tentativi di convincere gli indecisi. Ieri si è tenuta a Milano la convention del Centrodestra unito con tutti i leader nazionali scesi in campo per il secondo mandato di Attilio Fontana in Regione Lombardia (qui il suo appello sul “Sussidiario”). «La bolletta del gas scenderà del 34,2%. Questo dimostra che i risultati del governo sono concreti. Quando andiamo al governo realizziamo un programma e una visione comune, a differenza degli altri», ha detto la Premier Meloni, nonché leader FdI, intervenendo sul palco per lanciare Fontana verso i risultati delle Elezioni Regionali 2023.



Sulla stessa linea il vicepremier e leader Lega Matteo Salvini: «Quanti uccelli del malaugurio… Doveva cascare il mondo e invece ci sono le bollette che scendono e gli stipendi bassi che salgono […] Per me Silvio e Giorgia sono amici, non colleghi. Questa è la differenza con il centrosinistra». In campo è sceso anche Silvio Berlusconi e Forza Italia a sostegno di Fontana: «Per me Silvio e Giorgia sono amici, non colleghi. Questa è la differenza con il centrosinistra». Chiusura affidata ovviamente al candidato Presidente per le Regionali in Lombardia, forte delle previsioni sui risultati giunte dagli ultimi sondaggi prodotti prima del silenzio elettorale: «Un centrodestra forte e unito, è un centro destra che deve rassicurare tutti i cittadini italiani. Un centrodestra che fa e che già in questi primi giorni di governo ha fatto molto di più da quello che è stato fatto dai precedenti governi»

LAZIO, ELEZIONI REGIONALI 2023: APPELLI AL VOTO PD E M5S

Cambio di regione e anche cambio di coalizione, per par condicio: alle Elezioni Regionali Lazio 2023 la sfida è tra il candidato del Centrodestra Francesco Rocca, l’ex assessore alla Sanità della giunta Zingaretti, Alessio D’Amato e la candidata del M5s Donatella Bianchi. Qui la presenza dei leader nazionali al momento è stata più “rada” e si attende la chiusura della campagna elettorale venerdì per la presenza dei “big” tanto nel Partito Democratico quanto per il Movimento 5Stelle (Rocca infatti la chiusura della campagna l’ha già fatta domenica scorsa con tutti i leader nazionali giunti a Roma).

Temendo la “proposta” di D’Amato di far votare con voto disgiunto l’elettorato grillino (consiglieri M5s ma candidato Presidente Pd-Terzo Polo), la leader 5Stelle attacca sul “Manifesto”: «se il Pd, in pieno congresso, insiste con l’errore già commesso da Enrico Letta alle elezioni politiche di settembre significa che la strada imboccata è sbagliata. Il candidato di Matteo Renzi, Alessio D’Amato, si preoccupi di fidelizzare il suo elettorato che ha già dimostrato di non gradire manovrine politiche da Prima Repubblica. I cittadini non sono pacchetti di voti o numeri di tessere: trattarli così è la prima causa dell’astensione». D’Amato, dal canto suo, attendendo la chiusura della campagna alla Garbatella con Zingaretti e il sindaco di Roma Gualtieri afferma a “Latina Today”: «termovalorizzatore? Io vincerò comunque. L’impianto è stato preso come pretesto, lo ha deciso lo Stato nominando Gualtieri commissario. Il ciclo dei rifiuti a Roma e nelle altre province va chiuso o l’alternativa è far viaggiare migliaia di tonnellate di rifiuti in tutto il Paese o all’estero. Una situazione paradossale. Vanno messe a disposizione tutte le massime competenze tecniche e scientifiche sul termovalorizzatore, per garantire ai cittadini che l’opera sia ultramoderna».