ELEZIONI SARDEGNA 2024: QUANDO SI VOTA E QUANDO SARANNO DISPONIBILI I RISULTATI

Meno due giorni alle Elezioni Regionali Sardegna 2024, l’appuntamento elettorale certamente più importante di questi primi mesi di nuovo anno, in attesa del vero evento clou politico dell’anno con le Europee di giugno. Il Centrodestra “scalpita” per ottenere con Paolo Truzzu una vittoria sofferta contro la candidata del “campo largo” Alessandra Todde, la quale sogna a sua volta lo “sgambetto” alla coalizione di Meloni che non perde un’elezione regionale dal lontano 2020 (Emilia Romagna di Bonaccini, con Schlein vice). I sondaggi prima del silenzio elettorale davano un leggero vantaggio al Centrodestra ma l’impressione è che si possa davvero giocare la contesa fino all’ultimo voto, con risultati mai come ora incerti (tenendo conto che da decenni la Sardegna non rivota la stessa coalizione per più di due volte consecutive).



Si vota per le Elezioni Regionali Sardegna 2024 nella sola giornata di domenica 25 febbraio, con urne aperte alle 6.30 e chiuse alle 22: diversamente dal solito, le operazioni di scrutinio per conoscere i risultati inizieranno la mattina dopo dalle ore 7 (e fino alle 19). Così il nuovo Presidente e i 60 componenti del Consiglio Regionale (eletti nelle 8 circoscrizioni, Cagliari, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano e Sassari) si potranno conoscere solo nella giornata di lunedì 26 febbraio 2024, probabilmente nella tarda mattina/primo pomeriggio. Gli schieramenti ormai sono noti ma recuperiamoli al volo prima di concentrarci sugli appelli al voto lanciati nella giornata di mercoledì da tutti i principali leader giunti sull’Isola:



– Lucia Chessa (indipendente): Sardigna R-esiste
– Renato Soru (ex Terzo Polo): Coalizione Sarda, ovvero Azione-+Europa-Upc, Italia Viva, Progetto Sardegna, Liberu, Vota Sardigna e Rifondazione comunista
– Alessandra Todde (Centrosinistra): Pd, M5S-A Innantis, Progressisti, Alleanza Verdi Sinistra, Uniti per Alessandra Todde, Sinistra Futura, Psi-Sardi in Europa, Fortza Paris, Orizzonte Comune e Demos
– Paolo Truzzu (Centrodestra): Fdi, Lega, Forza Italia, Udc, Riformatori Sardi, Sardegna al Centro 20Venti, Psd’Az, Alleanza Sardegna, Dc Rotondi

GLI ULTIMI APPELLI AL VOTO DEI “BIG” IN SARDEGNA: CENTRODESTRA, SCHLEIN E CONTE

«La verità è che questo governo durerà cinque anni. Possono scrivere quello che vogliono, noi non stiamo insieme per costrizione ma stiamo insieme da 30 anni per scelta»: così ha ultimato il suo intervento ieri dal palco di Cagliari, a fianco del candidato Paolo Truzzu, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’intero board del Centrodestra, comprese le mini-liste in coalizione con il sindaco di Cagliari (Lupi, Rotondi, Cesa ecc.) si presenta al completo per dare un segnale di unità dopo le polemiche delle ultime settimane sulla mancata candidatura di Solinas – presente anche lui sul palco con il suo possibile successore – e sui dossier nazionali che proseguono (su tutti, lo scontro sul terzo mandato di Governatori e sindaci). «Questa è una comunità, una famiglia affiatata che ogni tanto discute ma che alla fine non ha difficoltà a trovare la sintesi». Non sarà facile per Truzzu battere l’avversaria Todde, deputata grillina ma forte dell’appoggio di M5s e Pd: nonostante il campo non sia del tutto “largo” per via della candidatura di Renato Soru con alcune lista di Centrosinistra, la sfida tra il sindaco di Cagliari e l’ex viceministro per le imminenti Elezioni Regionali di Sardegna sarà tutt’altro che scontata.



«L’unità è il valore più prezioso. Più su qualche giornalone provano ad allontanare me e Giorgia, più noi andiamo avanti insieme, compatti, come una sola persona, per cinque anni, non un minuto di meno», ha detto ieri il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, «Più provano a farci litigare, più cementano quella che non è solo un’alleanza politica». Con lui sul palco di fianco a Truzzu anche l’altro vicepremier, Antonio Tajani: «Mi dispiace per i signori della sinistra e per i giornali che dicono che stiamo sempre a litigare. Pace all’anima loro, noi andiamo d’amore e d’accordo, e lavoriamo insieme per vincere le elezioni». Per la segretaria Pd Elly Schlein con le Elezioni Regionali non si fanno discorsi “nazionali”, bensì si deve parlare di Sardegna: «Stavo seguendo il comizio di Giorgia Meloni in Sardegna e ho trovato curioso che attaccasse le opposizioni, il Governo precedente, Alessandra Todde ma non ha rivendicato un solo risultato in cinque anni di governo della destra in Sardegna». Per il leader M5s Giuseppe Conte – che come Schlein ha visto rifiutare da Todde la proposta di chiudere assieme la campagna elettorale venerdì – l’occasione di fermare il Centrodestra è ghiotta: «l’occasione migliore è offerta da Alessandra Todde: una sarda, una conterranea, che ho imparato a conoscere ad apprezzare per la sua serietà, la sua onestà e che ho voluto al mio fianco come viceministro dello Sviluppo Economico e come vicepresidente del Movimento 5 Stelle».