Il dato dell’affluenza per le Elezioni Regionali in Toscana è tra i più alti registrati in questa tornata. Come reso noto dal portale Eligendo del Ministero degli Interni, alle ore 23.00 ha votato circa il 45% degli aventi diritto. Percentuale inferiore al 48,3% di cinque anni fa, ma allora si votò solo di domenica. Una crescita esponenziale rispetto al 36,3% registrato alle ore 19.00, anche se il dato resta inferiore a quello dell’affluenza per il Referendum sul taglio dei parlamentari, che si attesta al 48,3%. Questi i dati disponibili sull’affluenza per città: Grosseto 41,9%, Livorno 40,9%, Lucca 41,3%, Massa Carrara 39,3%, Pisa 48,6%, Pistoia 45,7%, Prato 49,8%, Siena 46,5%. Ricordiamo che domani, lunedì 21 settembre 2020, i cittadini toscani potranno recarsi alle urne dalle ore 7.00 alle ore 15.00 per decidere chi eleggere nuovo governatore e per rinnovare il Consiglio Regionale. (Aggiornamento di MB)



DIRETTA ELEZIONI REGIONALI TOSCANA 2020: AFFLUENZA H19

Sale al 36,29% degli aventi diritto al voto il dato sull’affluenza alle ore 19 per le Elezioni Regionali Toscana 2020: sono in tutto 1.084.140 persone che si sono presentate alle urne sui 2.987.830 abitanti, con la provincia di Arezzo che scende sotto la media regionale al 35,6% degli elettori ai seggi. Firenze “boom” con il 39,74% dei votanti in tutta la provincia, mentre Grosseto insegue al 33,68%: Livorno fa ancora peggio con il 32,87% dell’affluenza alle ore 19, Lucca simile con il 32,97%, Massa Carrara “crolla” al 30,98%. Pisa porta al voto il 37,77% degli abitanti di tutta la provincia mentre Pistoia registra il 35,77%, chiude Prato al 39,69% e Siena al 36,22%; al Referendum, l’affluenza giunta alle ore 19 vede il 38,17% mentre per i soli 8 Comuni al voto nelle Comunali 2020 si segnala il 37,74% degli aventi diritto al voto effettivi votanti ai seggi.



AFFLUENZA ORE 12 SOPRA IL 15%

Si fa sentire eccome il peso delle elezioni Regionali in Toscana nel dato dell’affluenza alle ore 12. La Toscana è infatti per il momento la terza regione d’Italia per partecipazione alle urne. All’ora di pranzo è andato a votare il 15,44% degli aventi diritto al voto: meglio hanno fatto soltanto Valle d’Aosta e Veneto, dove si registra un’affluenza rispettivamente del 18,24% e del 16,31%. La sensazione è che il prefigurarsi di uno scontro tra il candidato del centrosinistra, Eugenio Giani, e quella del centrodestra, Susanna Ceccardi, abbia contribuito a mobilitare anche quella fetta di elettorato che in altri tempi avrebbe preferito restare a casa. Occhio però a produrre fughe in avanti: questo dato può essere interpretato infatti in maniera opposta. Come la scelta dell’elettorato di sinistra di reagire dinanzi all’avanzata sovranista, o al contrario come l’ondata leghista pronta a travolgere anche la rossa Toscana. (agg. di Dario D’Angelo)



TOSCANA: GLI ULTIMI APPELLI DEI CANDIDATI

Gli ultimi appelli al voto per le Elezioni Regionali Toscana 2020 arrivano dai due principali contendenti il ruolo di Presidente toscano, Eugenio Giani e Susanna Ceccardi: mentre le urne sono aperte e le operazioni di voto iniziate, in attesa del primo dato sull’affluenza regionale (alle 12, poi ancora alle 19, alle 23 e domani alle 15 quella finale) il candidato del Pd scrive sui social «Oggi e domani la Toscana è chiamata a schierarsi. Mobilitiamoci, guardiamo negli occhi le persone e convinciamo gli ultimi indecisi. Perché la Toscana deve andare avanti, deve continuare a difendere la salute pubblica e creare lavoro sano. La Toscana non tornerà indietro. Andiamo tutte e tutti a votare per la Toscana più forte e unita». Di contro, sui canali ufficiali della Lega e dei propri profili personali, Susanna Ceccardi rilancia l’invito a votare Lega e Centrodestra per una decisa “spallata” alla sinistra e al Governo Conte-2 «Oggi e domani emozionanti giornate di democrazia. È sempre bellissimo quando i cittadini possono esprimersi, soprattutto dopo i momenti di difficoltà che la Toscana e tutto il Paese hanno vissuto. Ai seggi elettorali, in sicurezza, ciascuno di noi potrà finalmente esercitare il diritto di determinare, con la propria scelta, il futuro della nostra regione scegliendo il candidato che riterrà più adatto a guidare la Toscana nei prossimi cinque anni».

TOSCANA: IL NODO GOVERNO

Tutto pronto in Toscana: il grande giorno delle elezioni Regionali è finalmente arrivato. Oggi e domani si vota e finalmente si capirà se la storica roccaforte rossa – un po’ com’era successo a gennaio per l’Emilia-Romagna – resisterà all’assalto portato dalla destra a guida sovranista. Da una parte Eugenio Giani, il candidato sostenuto dal centrosinistra compatto, dall’altra la leghista Susanna Ceccardi, supportata dal centrodestra unito. Dai sondaggi della vigilia sembra essere ristretta a questi due candidati la partita per la successione al governatore uscente Enrico Rossi. Da ricordare che secondo la legge elettorale regionale, per vincere basta raggiungere il 40% dei voti: se più di un candidato supera questa soglia il successo va a quello che ha preso un voto in più dell’altro. Inutile nascondersi: la partita della Toscana è quella che rischia di avere anche le maggiori ricadute a livello nazionale. Una sconfitta del centrosinistra non potrebbe non avere ripercussioni sul governo, al netto delle smentite della maggioranza sulla necessità di provvedere ad un rimpasto. Cosa sarà? Lo decideranno i quasi 3 milioni di elettori chiamati alle urne a partire da oggi, domenica 20 settembre, e fino alle 15 di domani. (agg. di Dario D’Angelo)

DIRETTA ELEZIONI REGIONALI TOSCANA

Si aprono le urne per le Elezioni Regionali Toscana 2020, forse l’appuntamento elettorale più incerto e “significativo” (per il potenziale impatto nazionale) dell’intero election day spalmato su due giorni: oggi domenica 20 settembre dalle ore 7 alle 23 e domani lunedì 21 settembre dalle ore 7 alle 15 gli elettori toscani sono chiamati a rinnovare Presidente e Consiglio Regionale, oltre alla seconda scheda che riceveranno sul Referendum Costituzionale sul taglio dei parlamentari. Saranno Elezioni molto particolari per le regole e norme anti-Covid previste nei seggi, come del resto è stata una campagna elettorale a ranghi “ridotti” per l’impossibilità di maxi-comizi ed eventi politici nelle piazze: resta però la seconda sfida in pochi mesi per il Centrosinistra nell’altra regione storicamente “rossa”. La Toscana saprà mantenere la guida dopo l’esperienza Rossi o cederà il passo al Centrodestra a guida Lega? Secondo le previsioni della vigilia, la sfida è serrata tra Eugenio Giani – candidato del Centrosinistra compatto – e Susanna Ceccardi, leghista doc e sostenuta dall’intero Centrodestra: fuori dai giochi, salvo sorprese, il Movimento 5 Stelle che ha deciso di non unirsi assieme al Pd nel sostegno a Giani Presidente.

I 7 CANDIDATI IN TOSCANA

Sono in tutto 7 i candidati Presidenti che proveranno a conquistare con il voto delle Elezioni Regionali 2020 in Toscana: in attesa di exit poll e risultati che si avranno solo dopo lo spoglio elettorale di lunedì pomeriggio (con la diretta live che seguiremo sul nostro quotidiano, con tutti gli altri approfondimenti sulle 7 Regionali, 3 Suppletive e Referendum costituzionale), sono certamente Eugenio Giani e Susanna Ceccardi i due principali sfidanti alla guida del Consiglio Regionale di Firenze. Eugenio Giani, candidato del Centrosinistra, è sostenuto da Partito Democratico, Italia Viva-+Europa, Europa Verde, Sinistra Civica Ecologista e Orgoglio Toscana, Svolta!; Susanna Ceccardi, ex sindaca di Cascina e attualmente europarlamentare della Lega è sostenuta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Toscana Civica. Il Movimento 5 Stelle candidato alla guida della Toscana Irene Galletti mentre il Partito Comunista schiera Salvatore Catello, divisi dal Partito Comunista Italiano che invece candida Marco Barzanti. Chiudono la lista dei candidati Tommaso Fattori (Sì Toscana a Sinistra) e Tiziana Vigni, leader del Movimento 3V.

COME SI VOTA ALLE REGIONALI 2020: LA SCHEDA ELETTORALE

Prima di capire come si vota alle Elezioni Regionali in Toscana, occorre ricordare come funziona la legge elettorale approvata nel 2014 e usata per la prima volta proprio alle Regionali 5 anni fa: a differenza di tutte le altre regioni, è previsto un ballottaggio (senza però possibilità di apparentamenti) nel caso in cui nessuno dei candidati dovesse riuscire a ottenere al primo turno almeno il 40% dei voti (secondo l’ultimo sondaggio fornito da YouTrend prima del silenzio elettorale del 4 settembre, Ceccardi sarebbe attorno al 41% e Giani sul 43%), diversamente vincerà chi otterrà anche un solo voto in più dell’avversario sopra il 40% di preferenze. Sono previsti diversi premi di maggioranza: se un candidato al primo turno ottiene almeno il 45% dei voti, a questi vengono assegnati 24 dei 40 seggi in totale; diversamente, se ottiene tra il 40% e il 45% avrà 23 seggi. Sono infine tre le soglie di sbarramento per accedere ai seggi: 10% per le coalizioni di partito, 3% per le liste all’interno delle coalizioni, 5% per le liste non coalizzate. Sulla scheda elettorale di colore arancione che ogni cittadino riceverà all’ingresso delle urne si potranno esercitare due preferenze. una per il Presidente di Regione e una per la lista ad esso collegata. È possibile anche solo optare per una delle due opzioni, ma è permesso anche il voto disgiunto (per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale e per una delle altre liste a esso non collegate). Vale sempre anche in Toscana la regola dell’alternanza di genere per i due consiglieri regionali votati.