Alla fine è andato tutto come da pronostico: Aleksandar Vucic ha vinto le elezioni legislative in Serbia. Una vittoria scontata quella del presidente progressista, come si capisce anche dai dati relativi alle prime proiezioni (che alla fine rispecchieranno i voti ufficiali), con l’Sns, il partito appunto di Vucic, in testa con più del 60% dei voti (63.4 stando alla prima proiezione della tv pubblica Rts). A seguire, ma distanti anni luce, gli alleati di governo di Ivica Dacic, alla guida del partito socialista e attuale ministro degli esteri. Terzo posto, solo con le briciole (il 3.9%), per lo Spas, l’Alleanza patriottica, a cui capo troviamo il sindaco di Novi Boegrad, ex stella della pallanuoto, Aleksandar Sapic. Un’elezione che ha visto le forze di maggioranza rafforzare il proprio potere, e nel contempo l’indebolimento dell’opposizione, praticamente inesistente dopo che aveva già abbandonato il parlamento a gennaio dell’anno scorso, e che aveva deciso di boicottare in gran parte le elezioni attuali, come forma di protesta nei confronti della politica del presidente Vucic, ritenuta troppo “autoritaria”.
ELEZIONI SERBIA: CIRCA 3 MILIONI AL VOTO
Allenza per la Serbia è stato il fronte più compatto che ha deciso di dire no alle elezioni, una coalizione di diversi colori visto che al suo interno si trovano gli estremisti di destra di Dveri, come ricorda l’edizione online di Repubblica, ma anche il partito democratico di centrosinistra, nonché i popolari e il partito della libertà e della giustizia di centro. L’affluenza è stata comunque del 48%, più bassa rispetto a quella di quattro anni fa, quando era il 56.7%, ma probabilmente più elevata di quanto si aspettava l’opposizione. Le operazioni di voto si sono tenute dalle ore 7:00 di ieri fino alle 20:00, con obbligo di mascherina, distanziamento sociale e gel igienizzante previsto in ogni seggio. Sono stati oltre sei milioni e mezzo i serbi chiamati a votare, per un totale che si è assestato attorno ai tre milioni.