ROTTO IL PATTO PD-M5S ANCHE PER LE ELEZIONI REGIONALI IN SICILIA

Era nell’aria dopo la mancata coalizione per le Elezioni Politiche, ora è però ufficiale: il patto tra Pd e M5s per le Elezioni Regionali in Sicilia – indette con Election Day sempre il 25 settembre 2022 – è ufficialmente saltato. L’annuncio è stato dato da Giuseppe Conte, rompendo così la coalizione progressista costituitasi attorno a Caterina Chinnici dopo la vittoria nelle Primarie lo scorso 23 luglio (contro la grillina Barbara Floridia e Claudio Fava di Centopassi) «In Sicilia il Movimento 5 Stelle correrà da solo, per dare riscatto e dignità a tutta l’isola», scrive il leader 5Stelle nel post su Facebook creando un’autentico “terremoto” politico nell’Isola ad un mese dalle Regionali. «Alcune settimane fa ero stato chiaro: quello che vale a Roma vale a Palermo», scrive ancora l’ex Premier, «Sappiamo come è andata nella capitale: il Pd ha scelto l’agenda Draghi, rinnegando tutto il lavoro realizzato in direzione progressista durante il Conte II. Nonostante questo, in Sicilia abbiamo tentato fino all’ultimo di costruire un percorso comune, anche in considerazione del percorso di partecipazione costruito in occasione delle primarie. Dal Partito democratico, però, ancora una volta non sono giunte risposte adeguate».



Il paradosso rilevato da Conte, durissimo contro Letta e il Pd siciliano, è quello di aver passato l’ultima settimana in una completa «impasse dovuta all’insistenza dei democratici per infilare nelle liste esponenti impresentabili. Una posizione che ha messo in imbarazzo anche Caterina Chinnici, che è stata costretta a richiamare il Pd su questo punto: chi ha procedimenti penali pendenti deve restare fuori dalle liste». Il Presidente M5s sottolinea di aver proposto agli elettori di essere «garanzia di profili impeccabili, al servizio dei cittadini. L’asticella del senso delle Istituzioni con noi è sempre alta, tanto sul versante nazionale tanto sul versante locale. Questi segnali che ci arrivano dagli amici del Pd non sono affatto incoraggianti». Per questo motivo (e per il mancato accordo alle Elezioni Politiche, che probabilmente pesa molto di più) si è arrivati allo scontro finale: «La Sicilia merita francamente di più. Ai cittadini abbiamo il dovere di trasmettere credibilità, trasparenza, passione. In una parola, fiducia: quella che sembra ancora una volta mancare. Questa nostra linea di condotta è una garanzia per i siciliani e per tutti gli italiani: saremo sempre #dallapartegiusta», conclude Giuseppe Conte.



ELEZIONI SICILIA, CONTE: “M5S PER NUCCIO D PAOLA”. IRA PD: “ALTO TRADIMENTO”. E CHINNICI ORA MEDITA IL RITIRO

«In Sicilia il Movimento 5Stelle correrà con Nuccio Di Paola Presidente. Impegno, correttezza e schiena dritta, la nostra proposta per il Governatore che ogni siciliano merita!», questo il successivo annuncio fatto da Conte sui social in merito al candidato per le prossime Elezioni Regionali in Sicilia. Anche qui altra sorpresa visto che gli elettori siciliani del M5s avevano puntato su Barbara Floridia come candidata presentata alle Primarie: con ogni probabilità però, essendo la senatrice M5s già candidata alle Elezioni Politiche 2022, la scelta è ricaduta su Di Paola, un nome non posto alla verifica né delle Primarie effettive del Centrosinistra, né ad alcuna votazione online del Movimento 5Stelle. I problemi interni al M5s sono però decisamente minimi rispetto a quelli che ora rischia di trovarsi davanti il Partito Democratico: l’asse Dem-Sinistra-M5s puntava a vincere le Elezioni Regionali, strappando il favore al Centrodestra. Ora il “terremoto” rischia di far crollare tutto, tanto che la stessa Caterina Chinnici sembrerebbe vicina al clamoroso ritiro.



Andiamo per gradi, prima la reazione del Pd che è decisamente veemente: «Da Conte una scelta senza precedenti, rompe gli impegni», si legge in una nota. Per il segretario del Pd in Sicilia, Anthony Barbagallo, il ritiro di Conte ha ripercussioni gravissime: «A Giuseppe Conte dico, intanto, che la dignità è mantenere la parola data. E questa rocambolesca giravolta di oggi del suo Movimento è tutt’altro che degna. Quello del M5s è alto tradimento nei confronti dei siciliani che hanno creduto al fronte progressista». Caustico il commento del co-fondatore dei sondaggi YouTrend, Lorenzo Pregliasco, dopo l’annuncio di Conte: «Si avvicina la vittoria del centrodestra anche nelle Regionali». In effetti è proprio la coalizione riunita – dopo non poche frizioni nelle scorse settimane – dietro al candidato Presidente di Regione Renato Schifani a poter approfittare della divisione del campo opposto, ad un mese dal voto. La sfida delle Regionali a questo punto dovrebbe essere una questione a 4: Schifani-Centrodestra, Caterina Chinnici-Centrosinistra, Di Paola-M5s, Gaetano Armao-Terzo Polo, con i primi due favoriti d’obbligo secondo gli ultimi sondaggi. Tutto finito? Macché, i problemi in casa Centrosinistra potrebbero essere appena cominciati: dopo lo strappo M5s, il commento lasciato all’ANSA da Chinnici accendono più di un allarme in casa Dem. «La candidata che ha vinto le primarie si è mostrata, con chi ci ha parlato, molto delusa», spiega Il Giornale di Sicilia. Sono però le parole rilasciate all’ANSA che gettano più di un’ombra sul futuro della coalizione di Centrosinistra alle Regionali: «Attraverso le primarie mi era stata affidata la guida di una coalizione che non esiste più. Tanta rispettosa e paziente attesa per ritrovarsi ora in uno scenario stravolto che di fatto azzera tutto e impone nuove riflessioni nel pochissimo tempo rimasto».