Lo scontro tra Joe Biden e Donald Trump prosegue oltre un mese dopo le Elezioni Usa 2020. Vi abbiamo raccontato i numerosi ricorsi delle ultime settimane su presunti brogli e nelle scorse ore è arrivata un’importante novità dal Texas: come evidenziato da numerose testate statunitensi, il procuratore generale Ken Paxton ha presentato ricorso alla Corte Suprema contro quattro Stati, parliamo di Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin. Paxton ha acceso i riflettori sulle modifiche alle procedure di voto registrate nei quattro Stati sopra citati, chiedendo di bloccare i voti del collegio elettorale con il rinvio della riunione del 14 dicembre in cui lo stesso collegio è chiamato ad eleggere formalmente il presidente. Rai News mette in evidenza che il pg del Texas accusa i dirigenti dei quattro Stati di non aver protetto il voto per posta dai brogli.



ELEZIONI USA 2020, TEXAS FA CAUSA A 4 STATI

Nonostante la vittoria alle elezioni americane potrebbe slittare la nomina di Joe Biden? Questa è la domanda che si stanno ponendo in molti: il ricorso presentato dal procuratore generale del Texas prevede che non siano conteggiati i 62 voti nel collegio elettorale, facendo scendere il candidato democratico sotto la soglia dei 270 voti, quorum necessario per vincere le Elezioni Usa 2020. La notizia ha fatto il giro del mondo e non è tardata ad arrivare la presa di posizione di Donald Trump: il presidente uscente ha confermato su Twitter che il suo team si unirà al ricorso presentato da Paxton. «Interverremo nel caso del Texas, questo è un caso importante: gli Usa hanno bisogno di una vittoria», il tweet del tycoon.

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