Era nell’aria, doveva succedere. C’era lui, Old Joe, con tutte le sue visibili debolezze, e c’erano i sondaggi, che chiedevano con urgenza un qualcosa che potesse cambiare l’inerzia dei giochi. Joe Biden abbandona la corsa alla Casa Bianca e lo fa per manifesta incapacità e per obbedire al disperato bisogno dei democratici di dare una svolta a questa campagna elettorale che soprattutto dopo l’attentato all’ex presidente sembra destinata a finire nelle mani di Trump.
Solo lui, Joe Biden, poteva chiamarsi fuori e ieri sera lo ha fatto, dando la possibilità ai democratici di rifiatare e mettersi in moto per riorganizzare una campagna elettorale squinternata a soli quattro mesi dalle elezioni presidenziali.
Non è facile essere conosciuti e tantomeno stimati in un paese di 360 milioni di abitanti. Se tralasciamo Trump e Biden, quando si parla di possibili candidati navighiamo in acque sconosciute. Proprio per questo la scelta dei democratici – una volta uscito di scena Biden – cade necessariamente su Kamala Harris, la vice presidente nota come tale, ma anche nota come la più insignificante ed invisibile vicepresidente della storia d’America. Praticamente ignota. Potremmo anche aggiungere Kamala Harris priva di intelligenza politica ed incapace di agire. Eppure la Harris è l’unica scelta possibile per i democratici, totalmente privi di personaggi di caratura federale, noti al di là dei confini dei propri Stati e delle quattro idee che sono andati portando avanti in tempi recenti. Chi se ne frega mai del governatore della California, al di là dei confini della California stessa?
Cosa cambia nello scenario politico in vista delle presidenziali?
Per quanto la Harris non piaccia, raccoglierà più voti di quanti ne avrebbe raccolti il vecchio, stanco, e rallentato Biden. Il voto per la Harris non sarà un voto per il presidente, sarà un voto per l’ideologia del Partito democratico, affinché esso possa far fronte alla prorompente ondata conservatrice che Trump conduce oggi più che mai nonostante le troppe parole vuote spese alla convention di Milwaukee.
Si riapre la campagna, si riapre la battaglia ideologica. Questo i repubblicani lo sanno e lo temono fortemente. Certo avrebbero preferito il vecchio Biden al mistero Harris.
Speriamo che in questi quattro mesi e negli anni a venire qualcuno sappia riaprire la battaglia sulle grandi domande che la nostra convivenza continua a porci.
God Bless America!
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