Nello stato americano del Michigan che tra una manciata di giorni sarà chiamato al volo per le attesissime elezioni USA 2024 il partito Repubblicano ha denunciato un fatto (a dir poco) singolare, scoprendo una lista elettorale estremamente gonfiata che lascerebbe pensare a possibili brogli, oppure – addirittura – a vere e proprie frodi: rischio (quasi ovviamente) minimizzati dall’amministrazione statale che ci ha comunque tenuto a mettere in chiaro che entro il 2027 le liste verranno modificate risolvendo – più o meno definitivamente – il problema.
Partendo dal principio prima di arrivare al parere del GOP repubblicano e dello stato è interessante notare che dai dati raccolti pare che in Michigan ci siano circa 8,4 milioni di elettori registrati a fronte di 7,9 milioni di adulti in età elettorale: in altre parole ci sarebbero almeno 500mila elettori del tutto inesistenti che il sito bridgemi.com collega ad una legge attiva dal 2018 che registra in automatico qualsiasi maggiorenne consegua la patente di guida e non neghi espressamente la registrazione; il tutto – peraltro – assieme a regole rigidissime per la modifica degli elenchi elettorali legate al trasferimento in un altro stato, al decesso o all’assenza a due elezioni federali consecutive.
Il GOP denuncia il Michigan: “Con le liste elettorali gonfiate rischiamo frodi alle elezioni USA 2024”
Insomma, in Michigan ci sono almeno 500mila elettori registrati inesistenti, con conseguenti danni sistemici piuttosto estesi – tra le necessità di assumere addetti elettorali aggiuntivi del tutto inutili e costi spropositati per il volantinaggio delle campagne elettorali – e che secondo il GOP potrebbero arrivare addirittura ad invalidare il risultato delle elezioni USA 2024: proprio per questo il Republican National Committee ha già presentato un esposto contro lo stato alla Corte federale lo scorso febbraio, dopo un primo tentativo (che cadde nel vuoto dopo la rimozione di migliaia di elettori fantasma dalle liste) nel 2020.
Cause respinte fermamente dal portavoce statale Dem Jocelyn Benson che le relega a tentativi di “seminare sfiducia” e creare – questa volta secondo Angela Benander – una base legale con cui “ribaltare i risultati (..) se non sono di loro gradimento”; mentre l’ex funzionario elettorale statale Chris Thomas nega – definendolo addirittura “inesistente” – il rischio di frodi nelle elezioni USA 2024 sottolineando che qualcuno dovrebbe scientemente “falsificare una firma” passando inosservato ed impunito.