Nell’ultima settimana l’attenzione dei media e degli analisti USA è stata puntata sull’Europa e sull’Italia. Grande risalto hanno avuto infatti le elezioni europee, viste come un banco di prova delle tendenze politiche del vecchio continente, ma anche come prova della forza dell’Alleanza atlantica e del legame speciale che dal dopoguerra esiste tra il vecchio e il nuovo continente.
Grande attenzione, ed un certo stupore, hanno avuto i risultati delle elezioni francesi e il successivo scioglimento del parlamento con l’indizione di nuove elezioni. Soprattutto da parte degli osservatori repubblicani è stata vista come una debolezza del mondo liberal occidentale e di una crescita generale da parte dei vari partiti della galassia conservatrice. Uguale attenzione è stata data ai risultati tedeschi, che hanno visto una bocciatura del governo “semaforo” e una vittoria della CDU.
La minore attenzione nei confronti del nostro Paese, che ha visto una sostanziale approvazione durante le elezioni europee della maggioranza di centrodestra e una affermazione della Meloni, costituisce paradossalmente un risultato importante per la premier, unica tra i leader del G7 ad essere stata confortata dai recenti risultati elettorali e dalle proiezioni per le future elezioni.
I quotidiani americani ribadiscono la profonda sintonia in materia di politica estera, ed in particolar modo sulle crisi in Ucraina e a Gaza tra il governo italiano e quello americano, sottolineando il buon rapporto esistente, pur nella distanza politica, tra Biden e Meloni, ma fanno notare la frattura sul tema del diritto all’aborto, che la Meloni non ha fatto includere nel documento finale del G7 e che invece per il cattolico Biden, ma anche per il francese Macron, è recentemente diventato una bandiera attorno alla quale stringere il proprio elettorato e cercare di recuperare il consenso perso.
I sondaggi relativi alle elezioni presidenziali di novembre continuano a dare Biden in svantaggio su Trump: a livello generale il presidente in carica è indietro di circa un punto sullo sfidante (dati Fivethirtyeight aggiornati al 15 giugno), ma in un sistema maggioritario a contare sono i risultati dei singoli Stati. Ad oggi il candidato repubblicano è avanti nei sondaggi in tutti gli stati considerati swing (in bilico, ndr) e non sembra aver risentito in maniera significativa della condanna subita dalla corte di New York in relazione ai presunti pagamenti illeciti alla pornoattrice Stormy Daniels. Tuttavia, il margine di vantaggio in Michigan, Pennsylvania e Wisconsin è piuttosto basso, otto anni fa il tycoon strappò questi tre Stati alla Clinton ma quattro anni dopo tornarono democratici. Secondo le previsioni di The Economist una vittoria in anche solo uno di questi Stati renderebbe la vittoria di Trump quasi certa.
Il presidente Biden è apparso particolarmente affaticato e a tratti poco lucido durante i momenti a telecamere accese dell’ultimo G7: non ha partecipato alla cena di gala offerta dal presidente Mattarella a Castel Svevo, durante l’esibizione del tenore Bocelli nella serata successiva è apparso sonnecchiante e, nei momenti conviviali, è apparso piuttosto spaesato. Evidente la differenza con Papa Francesco, che, seppur più vecchio di Biden di 6 anni ed in carrozzina, è apparso perfettamente lucido, e venerdì, dopo una mattinata fitta di 7 udienze ufficiali a Roma, ha incontrato i grandi della terra in Puglia, parlando davanti a tutti e gestendo numerosi incontri ufficiali riservati, rientrando a Roma solo in serata.
A mettere alla prova il presidente in carica, oltre agli acciacchi dell’età, su cui i repubblicani soffiano e che diventano un’ottima arma di attacco per Trump, ci sono anche i guai del figlio Hunter. Dopo la morte nel 1972 della prima moglie Neilia e della piccola Naomi in un tragico incidente stradale, e quella del primogenito Beau, che sarebbe stato l’erede politico del padre, per un tumore al cervello nel 2015, Hunter Biden è stato per il padre una fonte di sofferenza: la tossicodipendenza conclamata, i festini con prostitute, gli affari con miliardari ucraini finiti sotto processo e ora una condanna per possesso illegale di arma da fuoco e false dichiarazioni (avrebbe dichiarato di non far uso di stupefacenti per poter acquistare legalmente un’arma) che potrebbe anche portare ad una pena detentiva: non facile da sopportare per un anziano genitore. Forse è di questo di cui Biden si è confidato con papa Francesco, appoggiando quasi la testa alla sua, e parlando fittamente, per di più davanti alle telecamere?
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