“I’m Ron DeSantis, and I’m running for president to lead our great America come back”. Si conclude così il breve video (1,14 minuti) con cui Ron DeSantis ha lanciato sui social network l’atteso annuncio della sua discesa in campo per le presidenziali repubblicane.
Ron DeSantis, 45 anni il prossimo 14 settembre, è il governatore in carica della Florida, carica nella quale è stato riconfermato alle elezioni di midterm con un vantaggio di quasi 20 punti percentuali sullo sfidante democratico, ed è da tempo considerato uno dei nuovi leader del partito repubblicano. Già militare della marina statunitense, dove ha raggiunto il grado di capitano di corvetta ed è stato legal advisor dal 2004 al 2010, rimanendo riservista fino al 2019, è cattolico praticante, sposato e padre di tre figli. Di umili origini (i genitori italo-americani facevano parte di quella working class che rimboccandosi le maniche ha costruito il sogno americano) ha avuto la possibilità di frequentare le migliori università americane, prima Yale e poi la laurea alla Law School di Harvard, e da quando si è impegnato in politica ha collezionato solo successi: tre vittorie consecutive (2012, 2014, 2016) come membro del congresso Usa e due vittorie come governatore della Florida (2018 e 2022).
Fuori dagli schemi è indubbiamente la modalità con cui ha annunciato la sua candidatura alle primarie repubblicane, che si terranno a partire da gennaio 2024 e che designeranno il candidato che andrà a sfidare il presidente uscente Biden alle elezioni presidenziali del 5 novembre: una diretta su Twitter, con cui ha dialogato con Elon Musk, Ceo del social network, e David Sacks, imprenditore ed investitore nel mondo delle nuove tecnologie.
La chiacchierata tra i tre, durata circa un’ora e seguita in diretta da oltre tre milioni di spettatori, ha dato l’opportunità a DeSantis di spaziare sui diversi temi della propria candidatura, presentandosi come un candidato alla mano (una delle critiche che spesso gli viene rivolta è di essere troppo ingessato) e sottolineando i successi del proprio governo in Florida. Punta il dito contro Biden per i problemi ai confini con il Messico, gli alti tassi di criminalità nelle città governate dai democratici e l’inflazione galoppante che mette in difficoltà le famiglie, ma sottolinea che la libertà “is worth fighting for” e che i successi si possono ottenere. In più occasioni fa richiamo al “common sense” (il buon senso) degli americani, criticando aspramente la cultura woke e tentando di porsi come un interlocutore affidabile per il mondo moderato, strizzando allo stesso tempo l’occhio ai sostenitori di Trump, al quale promette di essere disposto, se eletto, a concedere la grazia per i suoi guai giudiziari. Ribadisce il suo programma teso ad abbassare le tasse, a liberalizzare l’economia, a proteggere il mercato americano dalle influenze cinesi, sottolineando l’importanza che per lui ha l’educazione di ogni grado e la tutela della famiglia e della vita nascente.
Il percorso di DeSantis è irto di ostacoli, ed il primo di questi è proprio Donald Trump, colui senza il cui appoggio difficilmente avrebbe vinto le elezioni in Florida nel 2018. L’ex presidente repubblicano è intenzionato a ricandidarsi, e, per ora, è in grande vantaggio nei sondaggi per le primarie repubblicane, che lo danno a circa il 50% (DeSantis è l’unico altro candidato in doppia cifra, ma supera di poco il 20%).
Se l’establishment del partito repubblicano, nonché molti grandi donatori, non credono nella possibilità di Trump di essere rieletto presidente, una fetta importante dell’elettorato che lo ha sostenuto nel 2016 e poi ancora nel 2020 è disposto a sostenerlo di nuovo, mostrandosi scettico nei confronti di qualsiasi altro candidato, compreso il governatore della Florida. Tradizionalmente la discesa in campo ufficiale porta ad un miglioramento dei sondaggi per il candidato, e i dibattiti televisivi, i mesi di campagna elettorale, nonché eventuali nuovi guai giudiziari per il tycoon potrebbero avvantaggiare il giovane sfidante italoamericano. La sfida è quindi pronta ad entrare nel vivo, e solo tra un anno sapremo chi sarà il vincitore.
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