Sondaggi elezioni Usa, secondo gli ultimi dati diffusi da Rasmussen Reports, che traccia quotidianamente l’andamento delle preferenze degli elettori, sarebbero aumentati gli stati “indecisi”, nei quali Donald Trump e Kamala Harris hanno raggiunto la parità e quindi l’esito finale potrebbe essere determinato da pochi voti. Tra questi ci sono anche alcuni stati considerati “chiave” per i candidati perchè notoriamente a maggioranza democratica o repubblicana. Il divario quindi non sarebbe più così netto e con i margini ridotti potrebbero anche capovolgersi i risultati portando ad un cambiamento rispetto al passato del comportamento di interi gruppi di elettori.
A circa 40 giorni dall’election day, come sottolinea anche il sito di notizie Fox29 Philadelphia, commentando i risultati pubblicati da Rasmussen, la situazione reale è che nessuno dei due tra Harris e Trump risulta in deciso vantaggio, e le percentuali più anomale di quasi parità si stanno registrando soprattutto dove precedentemente i cittadini avevano mostrato una preferenza chiara e gli stessi candidati avevano la certezza di vincere. È ad esempio il caso della Pennsylvania, dove i democratici hanno sempre avuto il vantaggio elettorale, mentre adesso in base al sondaggio sarebbero tutti e due al 48%.
Sondaggi elezioni Usa, aumentano gli elettori indecisi, Trump e Harris in quasi parità anche negli stati chiave
Elezioni Usa, secondo gli ultimi sondaggi Rasmussen Reports, potrebbero essere pochissimi punti percentuali a fare la differenza e decretare chi sarà il prossimo presidente. I numeri in percentuale infatti, evidenziano un crescente testa a testa tra Trump e Harris che registrano preferenze quasi equivalenti in moltissimi stati. Il New York Times ha commentato i risultati sottolineando anche che questo rappresenta un cambio di mentalità tra gli elettori, sempre più indecisi su chi votare, specialmente negli stati da sempre considerati a tradizione democratica o repubblicana, che invece ora sono in bilico senza più il netto divario che c’era sempre stato nelle edizioni precedenti.
Aumentano quindi gli stati considerati “Swing” cioè nei quali una manciata di voti potrebbe cambiare l’esito finale. Non solo in Pennsylvania, che, come sottolinea la stampa, sarà il vero campo di battaglia di queste presidenziali, ma anche in Winsconsin, nel quale Biden aveva vinto nel 2020 e che ora vede Kamala Harris in vantaggio ma di soli due punti. Per Trump invece potrebbe essere fondamentale il voto in Georgia e North Carolina, due stati a netta maggioranza di conservatori ma che a quanto pare, come emerge dai sondaggi stanno diventando sempre più in bilico, lasciando ora tra i due una differenza di soli 2 punti a vantaggio dei repubblicani.