L’elicottero precipitato su un asilo a Brovary nella regione di Kiev ha provocato almeno 16 morti. Oltre al ministro ucraino degli Interni Denys Monastyrskyi e al segretario di Stato Yurii Lubkovich, ci sarebbero anche tre bambini e diversi genitori che stavano accompagnando i figli a scuola tra le vittime accertate. Le indagini sono in corso, ma qualcosa non torna, a partire dalle circostanze durante le quali si sarebbe verificato l’incidente. Le ipotesi sono varie: al momento non si esclude nulla, ma la versione ufficiale resta quella del guasto a bordo.



Ci vorrà del tempo per svolgere una indagine dettagliata, come spiega Denys Shmyhal, il primo ministro, perché su questo tipo di incidenti aerei gli elementi da valutare sono molti. Nel frattempo, però, i dettagli del tragico schianto emergono anche grazie ai testimoni, ai quali il governo ha fatto appello, dicendo: “Chiunque abbia visto qualcosa è invitato a parlare”. È stata aperta un’inchiesta dalla Procura Generale, alla quale parteciperanno esperti di aviazione ed esponenti statali con una commissione investigativa istituita appositamente per far luce sulla tragica vicenda.



Ucraina, elicottero precipitato. I racconti dei testimoni: “Fiamme a bordo”

Subito dopo l’incidente, sono arrivate le prime testimonianze di chi si trovava nei pressi del luogo dello schianto. Dai racconti, emergono particolari molto importanti per permettere l’analisi delle dinamiche. Le ipotesi, infatti, non possono escludere un sabotaggio del velivolo, anche se, come fanno sapere dagli uffici dell’aeronautica, è “presto per stabilire le cause, ma non escludiamo nessuna pista”. Restano quindi aperte anche le considerazioni su un probabile complotto dovuto al conflitto con la Russia.



Secondo le dichiarazioni riportate dall’emittente Espreso Tv, molte persone avrebbero chiaramente visto le fiamme, segno di una esplosione avvenuta in volo prima dello schianto dell’elicottero. Riferiscono i testimoni oculari che “l’elicottero girava in tondo, bruciava e volava”, volteggiando varie volte prima di precipitare. Altre cause, che invece potrebbero confermare la tesi dell’incidente, potrebbero essere individuate nel fatto che al momento dello schianto c’era molta nebbia e, non essendoci elettricità, le condizioni non sarebbero state ottimali. Il bilancio di morti e feriti si aggrava ora dopo ora e, nel frattempo, il presidente Zelensky ha promesso di “scoprire tutte le circostanze di quanto accaduto”. Poi è intervenuto al World Economic Forum di Davos in Svizzera, chiedendo un minuto di silenzio per le vittime della tragedia.