Elio Pandolfi nel programma “Io li conoscevo bene” di Maurizio Costanzo e Pino Strabioli
Elio Pandolfi è tra i protagonisti della prima puntata del programma “Io li conoscevo bene” di Maurizio Costanzo e Pino Strabioli. Dopo il grandissimo successo della prima edizione, Maurizio Costanzo e Pino Strabioli tornano a raccontare in modo originale i personaggi più bravi ed importanti dello spettacolo italiano del Novecento. Nella puntata di venerdì 3 giugno spazio a Elio Pandolfi, che viene raccontato dal punto di vista umano e professionale. L’attore, doppiatore e cantante italiano è scomparso nell’ottobre del 2021 all’età di 95 anni e per l’occasione viene celebrato e raccontato grazie alla partecipazione di ospiti e testimonianze di prima mano, arricchita da preziosi filmati, con l’immancabile contributo dell’archivio di Rai Teche.
Una vita davvero stellare quella di Elio Pandolfi che con il suo talento ha saputo distinguersi sia nel mondo della musica che della recitazione. Dotato di una memoria fuori dal comune, Pandolfi è stato uno degli indiscussi numeri uno del ‘900 italiano.
Elio Pandolfi: “sono nato per far contenta la gente”
Elio Pandolfi poco prima di morire durante una delle ultima interviste rilasciate a Radio Cusano Campus, durante la trasmissione Tutto in Famiglia, condotta con Livia Ventimiglia e Annalisa Colavito, si è raccontato a cuore aperto. “Sono nato, e sono al mondo, per far contenta la gente. Tanti del mondo dello spettacolo chiedono: come mai lei non è in vista come altri personaggi? Rispondo che la vita va come il mondo vuole” – ha detto il geniale artista parlando del suo talento aggiungendo – “ho fatto tanto. Mi hanno consigliato di cantare sempre, canta più che puoi mi hanno detto. La musica mi ha aiutato molto: è la bellezza di Dio mandata agli uomini, è la cosa più bella che esista, è verità. E la verità non teme la menzogna”.
Non solo, in pochi sanno che Elio Pandolfi ha conseguito ben tre lauree di cui andava enormemente fiero. “Qual è quell’attore in Italia che si è beccato tre lauree? Una all’Università di Firenze, una all’Università di Roma e un’altra presso l’Università di Rimini” – ha precisato il celebre doppiatore – “ho doppiato i film più importanti, il più è fatto, ho molti anni ormai, quando mi chiamano rispondo che sono al terminal e che non andrò in paradiso, sono un peccatore: ho chiacchierato”. Infine parlando di musica ha detto: “mi giudico per quello che ho fatto: ho cominciato a cantare giovanissimo, ho lasciato tanto nel mondo della musica, ho avuto diversi allievi e preparato baritoni. Alcuni di loro mi davano dell’antico nell’insegnamento e non sono più venuti, erano presuntuosi, mi hanno fatto un favore andandosene”.