Elio (Storie Tese) si è raccontato in una nuova intervista concessa ai colleghi di “Quotidiano Nazionale”, tra carriera, ricordi e nuovi progetti. Stefano Belisari (questo è il suo vero nome) ha ricordato quando con il gruppo musicale partecipò a un film hard in cui il ruolo di protagonista era affidato a Rocco Siffredi: “Altri artisti si sarebbero occupati di un album, noi partecipammo ironicamente a qualche ripresa di quel lungometraggio. Quando, a fine giornata, lui ci venne a salutare, interrompendo le riprese completamente nudo, non rimanemmo nemmeno stupiti”.
Un retroscena curioso legato alla band, che non si è sciolta: “Abbiamo soltanto sospeso l’attività. Ci siamo resi conto che ci si vedeva solo per lavoro e che si andava perdendo il rapporto artistico e di amicizia. Adesso ci frequentiamo per il piacere di stare insieme e ogni tanto facciamo qualcosa. Vedremo se in futuro ne avremo ancora voglia o meno”. Certo, è innegabile che il momento più difficile per le Storie Tese sia stato quello della morte di Feiez sul palco nel 1998, che Elio ricorda così: “Una tragedia che ci ha segnato profondamente. Stavamo suonando e lui è morto all’improvviso. Nei mesi successivi siamo andati avanti lo stesso, ma è stata dura, anche se quello è in fondo il modo migliore di morire per una persona che ami”.
ELIO (STORIE TESE): “SANREMO LO GUARDERÒ, MA…”
Nel prosieguo dell’intervista, Elio (Storie Tese) ha spiegato che della sua sfera privata e della sua famiglia si sa poco e nulla perché lui ritiene che al pubblico non interessi cosa accada a casa sua e dove si rechi a fare la spesa. Inoltre, per lui è una regola ferrea non mettere in piazza il suo privato e difenderlo strenuamente. Non manca, invece, la visibilità per ciò che riguarda i suoi progetti televisivi, a cominciare dal ruolo di giudice a “Italia’s Got Talent“: “Mi diverte. In passato ho fatto cinque edizioni di X-Factor, ma poi mi sono stufato. In Italia’s Got Talent manca tutta la parte legata alla guerra fra giudici, che nel precedente programma proprio non sopportavo. Ci si diverte e basta”.
In seguito, spazio a una confessione: questo mestiere ha aiutato Elio a vincere la timidezza e gli attacchi di panico di cui soffriva da ragazzo: “Sono salito sul palcoscenico per la prima volta proprio nel tentativo di venirne fuori. È andata bene, ma non avrei immaginato che sarei andato avanti così a lungo. Il teatro è una grande medicina contro l’ansia e le paure, si tratta quasi di una seduta psicanalitica”. Infine, in riferimento al prossimo Festival di Sanremo, Elio ha precisato: “Lo guarderò, come sempre. Tutti lo criticano e poi finiscono davanti alla tv. Noi ne abbiamo fatti quattro, sono stati decisamente troppi”.