Elio del gruppo musicale “Elio e le Storie Tese”, all’anagrafe Stefano Belisari, ha rilasciato in queste ore una lunga intervista sulle colonne del quotidiano “Libero”, nella quale ha parlato della vita di suo figlio, affetto da autismo. “Ha 11 anni, ma noi in famiglia ce la caviamo bene. La mia esperienza mi ha portato a conoscere decine di migliaia di drammi veri, non come Fabrizio Corona che fa lo sciopero della fame… Gente che ha la vita distrutta, paralizzata per colpa di uno Stato che non fa niente, se non propaganda il 2 aprile”.



Il 2 aprile, infatti, ricorre la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, nella quale, però, Elio ripone poche aspettative: “So come vanno certe cose. Finirà con quelli che hanno il mio problema che parleranno di quanto la loro vita stia andando male con quelli che hanno il mio problema. Un bel circolino condito da politici che vengono a sciacquarsi un po’ la coscienza. In Italia non esiste neanche un censimento dei ragazzi con l’autismo. Il massimo che fanno in parlamento è parlare di pet therapy”.



ELIO (STORIE TESE): “VACCINI PER I GENITORI DEI RAGAZZI AUTISTICI”

Sul tema dell’autismo Elio (Storie Tese) dimostra di avere molte cose da dire, senza celare una giustificata rabbia: “I politici credono che aiutare significhi isolare i bimbi e lasciare che la famiglia respiri – afferma su ‘Libero’ –. Ma quello non è aiutarci, significa non aver capito niente. I bambini autistici possono imparare a vivere, a parlare, ma per farlo devono essere seguiti appena il problema si manifesta e da chi ha competenze specifiche attraverso la terapia comportamentale. Non dai diplomati dell’Isef…”. Eh sì, perché ci sono famiglie che dopo lotte indicibili riescono ad avere un sostegno, che però, nel 99% dei casi, si traduce in “un neolaureato nelle materie più disparate e senza alcuna competenza. Gli portano il tè, li accompagnano… Meglio di niente, ma così non li stai aiutando, li condanni a una non-vita”. Elio ha poi raccontato che la Commissione incaricata di decretare l’autismo di suo figlio era presieduta da un otorino (“C*zzo ne sa un otorino! Mi sono inc*zzato come una bestia”), per concludere dicendo che “ci sono migliaia di bambini che vengono lasciati senza sostegno, abbandonati. È lacerante e noi genitori per questi ragazzi siamo tutto: se spariscono i genitori, spariscono anche i figli. Ecco perché dobbiamo essere vaccinati con priorità”.

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