Elisa Alessandrini, insegnante di Tivoli che ha deciso di non vaccinarsi (pur non definendosi una no vax), è intervenuta nella mattinata di oggi, martedì 7 settembre 2021, nel corso della trasmissione di Canale 5 “Morning News”. La donna ha parlato delle sue perplessità sul siero anti-Covid e sulla sua contrarietà all’obbligo di Green Pass, partendo dalla macchinosa situazione tamponi, che “va rappresentata in un certo modo. Tutta la nostra settimana è vincolata alla prenotazione dei tamponi, da fare ogni 48 ore. Il loro costo varia dai 15 ai 22 euro, per un totale di 300 euro al mese… Abbiamo registrato difficoltà nelle prenotazioni il sabato, perché, chiaramente, prendendo il servizio lunedì mattina, è dura trovare farmacie che effettuino tale prestazione”.



La sua volontà di non vaccinarsi è legata alla libera scelta: “Ho dei dubbi sul vaccino, che è sperimentale (in realtà non è così, perlomeno per Pfizer, come precisato dallo studio, ndr). Nel momento in cui c’è una libera scelta, io non mi voglio vaccinare. Il vaccino non copre totalmente dal contagio: non lo dico io, l’hanno detto gli esperti. Allora perché i vaccinati e i non vaccinati in ambito scolastico non possano essere sottoposti a tampone gratuito”.



ELISA ALESSANDRINI, PROF NON VACCINATA: “SI VA INCONTRO A UN PROBLEMA DI PRIVACY”

Elisa Alessandrini, nel prosieguo del suo intervento televisivo su Canale 5, ha precisato con forza di non essere una no vax e di essersi sottoposta a numerose vaccinazioni sin da tenera età. Inoltre, in questo periodo pandemico ha adottato e sta adottando tutte le precauzioni (mascherina, distanziamento interpersonale, igienizzazione frequente delle mani): “Noi veniamo da un anno di didattica a distanza, siamo attenti a questi aspetti. Mi si chiede, però, di fare il vaccino o di spendere 300 euro al mese per i tamponi, prendendoli da uno stipendio già magro di suo. Perché quest’anno il distanziamento in classe è divenuto una semplice raccomandazione? Perché si possono togliere le mascherine soltanto se vaccinati? Non dimentichiamoci, poi, che si va incontro a un problema di privacy”.



Mario Giordano, noto giornalista e conduttore televisivo, è intervenuto quindi sugli effetti avversi del vaccino: “Bisognerebbe fare di più, avere più dati. Il problema è: questa insegnante sta facendo qualcosa di illegale? No. Occorre liberare la libertà di chi non fa niente di illegale, ma rischia di perdere il proprio posto di lavoro”.