ELISA CLAPS, RIAPRIRA’ AL CULTO LA CHIESA DELLA SS. TRINITA’
Ora è certo: riaprirà al culto la chiesa di Potenza dove nel marzo del 2010 furono ritrovati i resti di Elisa Claps: nelle prossime settimane dunque la chiesa della Santissima Trinità del capoluogo tornerà alla sua antica funzione, ma la decisione non mancherà di suscitare polemiche anche se al suo interno non si potranno celebrare né liturgie festose, né matrimoni e battesimi e dovrà essere un luogo in cui custodire per sempre la memoria della 16enne studentessa lucana. Elisa, secondo quanto appurato in seguito dalle indagini, fu uccisa lo stesso giorno della sua scomparsa (12 settembre 1993) per mano di Danilo Restivo, condannato a 30 anni in via definitiva e responsabile anche di un altro omicidio compiuto nel 2002 quando era in Inghilterra.
LA LETTERA DI PAPA FRANCESCO A MONSIGNOR LIGORIO E ALLA MAMMA DI ELISA
La decisione era comunque nell’aria e già in passato la famiglia Claps si era detta contraria alla riapertura della Chiesa dal momento che non sarebbero stata fatta luce sugli ancora tanti punti oscuri di questa vicenda, primo fra tutti come mai il suo cadavere sia rimasto per 17 anni nel sottotetto dell’edificio senza che nessuno mai ne notasse la presenza. La decisione in merito alla riapertura è arrivata direttamente da Papa Francesco che ha messo fine così alla vicenda, col luogo di culto rimasto chiuso anche dopo il dissequestro disposto nel 2014 da parte della Procura di Salerno. La decisione del Pontefice era stata anticipata negli scorsi giorni da due missive, una indirizzata a Mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo di Potenza, e un’altra alla signora Filomena Iemma, mamma di Elisa. Se al primo Bergoglio aveva espresso la propria gratitudine in merito a quanto a lui confidato in merito a questa drammatica vicenda, alla famiglia della ragazza ha auspicato arrivi la vicinanza di tutta la comunità diocesana e “un ascolto amorevole e un dialogo attento”.
LA FAMIGLIA CLAPS “GRATA AL SANTO PADRE”, MA SULLA RIAPERTURA…
Parole molto apprezzate da parte della famiglia Claps che ha risposto attraverso un comunicato di Gildo, fratello di Elisa: “Siamo grati al Santo Padre perché continua a manifestarci vicinanza e affetto e accogliamo la sua lettera con riconoscenza”. Non si tratta tuttavia del primo contatto tra il Santo Padre e i famigliari della vittima dato che nel gennaio 2014 Francesco aveva parlato telefonicamente con la mamma di Elisa. Ad ogni modo, pur apprezzando i toni e la vicinanza del Papa, i Claps hanno tenuto a precisare che in merito alla decisione di riaprire al culto la chiesa “quella ultima spetta alla comunità, saranno i cittadini di Potenza a scegliere se ascoltare la parola di Dio in quel tempio”. Infatti, in città sono in programma manifestazioni di protesta in occasione della riapertura e della fine dei lunghi lavori di ristrutturazione come accaduto in passato quando era stata organizzata una raccolta firme quando nel 2016 Mons. Ligorio accennò alla possibilità di ripristinare alla sua funzione il luogo di culto.