Elisa Esposito e il libro sul corsivo: “sommersa dalle critiche”

Elisa Esposito è diventata famosa sui social come la prof del corsivo. Un successo travolgente che l’ha vista protagonista anche in televisioni di tantissimi programmi fino al più recente: Back to School. Riuscirà la prof di corsivo a superare l’esame di quinta elementare? 19 anni, star di TikTok dove ha un seguito di 200 mila persone, Elisa è diventata una celebrity del web arrivando a pubblicare anche un libro dal titolo “Amiœ. Il manuale del cörsivœ” edito da Mondadori Electa. Parlando proprio del libro dalle pagine de il ilriformista.it ha spiegato come mai è venuta l’idea: “vocali dilatate, qualche ‘o’ che diventa una ‘e’, una presa in giro dei toni delle ragazze bene di Milano. Ma è una cosa da ragazzi. Non ho mai capito perché ai boomer interessi tanto”.



La richiesta di farne un libro è venuta all’editore Mondadori Electa e, manco a dirlo, non sono mancate le polemiche come ha raccontato: “sono sommersa dalle critiche. Ma me lo ha chiesto Mondadori Electa: io capisco gli snob, capisco che ci sono scrittori che per tutta la vita tentano di pubblicare e non ce la fanno mai, ma chiunque avrebbe accettato una proposta così”.



Elisa Esposito, “Sono timida, ripeto. Sui social è tutto più facile”

“Sono timida, ripeto. Sui social è tutto più facile” – ha dichiarato Elisa Esposito dalle pagine del Corriere della Sera parlando del suo successo sui social: da TikTok a Instagram fino ad Only fans. La moda del corsivo è scoppiata tra i ragazzini: “molti adulti sembrano non capirla. I bambini, io ve lo dico, la capiscono”. Prima di diventare “famosa” sui social, Elisa lavorava come estetista: “mi piaceva, tranne le ore di massaggio: sempre le stesse manovre. Prima ho fatto due anni di turistico, ma non mi piaceva, non ero portata, c’erano economia, inglese, francese…”.



Infine parlando proprio del corsivo ha sottolineato: “ma non l’ho inventato io il corsivo… Non lo so chi lo ha inventato, alcuni dicono che è in una canzone… ma non è così importante, no?”.