«Elisa Granato è morta per il vaccino sul coronavirus». Questa è la vergognosa bufala che sta circolando nelle ultime ore. La scienziata, la prima italiana a cui è stato somministrato un vaccino per il Covid-19, è finita al centro di una fake news che ha fatto il giro del mondo e che è stata ricostruita da Snopes. Era il 23 aprile quando Elisa Granato ha cominciato la sperimentazione presso l’Università di Oxford. Nei giorni successivi sono cominciate a circolare false notizie sui social, alcune riguardo la sua morte. Un sito web dal nome “News NT”, ad esempio, ha scritto che «Elisa Granato, la prima volontaria che si è offerta volontaria per la prima sperimentazione umana in Europa di un vaccino per la protezione contro la pandemia di coronavirus, è morta». Inoltre, ha scritto che «è morta due giorni dopo la somministrazione del vaccino» e che «le autorità hanno avviato un’indagine per chiarire la causa del decesso». Ma tutto ciò è una clamorosa fake news. Non solo Elisa Granato è viva e vegeta, ma ha voluto farlo sapere sui social, dove ha scritto infatti che «è viva al 100 per cento».



BUFALA SU ELISA GRANATO “MORTA PER VACCINO”

La bufala sulla morte di Elisa Granato è diventata un caso in Gran Bretagna, infatti è dovuto intervenire pure l’ufficio stampa dell’Università di Oxford. Ha infatti confermato alla Reuters che la giovane non è morta, mentre il Dipartimento della Salute e dell’Assistenza Sociale del Regno Unito ha commentato la vicenda definendo la notizia della morte di Elisa Granato «completamente falsa». Della vicenda si è occupata anche la BBC, nello specifico il giornalista Ferguson Walsh, il quale ha pubblicato un post su Twitter in merito a questa vicenda. «Sui social media è circolata la falsa notizia che la prima persona volontaria della sperimentazione del vaccino di Oxford è morta. Non è vero! Stamattina ho trascorso diversi minuti a chattare con Elisa Granato via Skype. È viva e mi ha detto che si sente assolutamente bene». Il giornalista ha anche condiviso un video della sua videochiamata con Elisa Granato risalente al 26 aprile, il giorno successivo a quello della sua “presunta” morte per il vaccino.



OXFORD INTERVIENE SU BUFALA MORTE ELISA GRANATO

L’Università di Oxofrd nelle ultime ore è tornata sull’assurda vicenda della bufala sulla morte di Elisa Granato. Nella pagina dedicata alla sperimentazione del vaccino per il coronavirus ha pubblicato un aggiornamento ribadendo che quelle circolate sui social media sono «false notizie sullo stato di avanzamento della sperimentazione». Ma ha anche avvertito riguardo il rischio che non sia l’unica bufala sul vaccino, quindi ha invitato le persone a restare aggiornati sulla sperimentazione attingendo alle informazioni rilasciate dalla stessa università. «Siamo consapevoli del fatto che ci sono state e ci saranno false notizie sui progressi della sperimentazione. Esortiamo la gente a non dar loro credito e a non diffonderle. Non forniremo commenti sul procedimento, ma tutti gli aggiornamenti ufficiali appariranno su questo sito», ha scritto l’Università di Oxford. Elisa Granato comunque è una delle 800 persone che si è offerta volontaria per partecipare alla prima sperimentazione umana in Europa di un vaccino per il Covid-19. «Sono una scienziata, quindi ho voluto dare il mio sostegno».