Elisa ospite della prima puntata del serale di Amici 2020 in onda venerdì 28 febbraio 2020 su Canale 5. Un ritorno in tv per la cantautrice che in passato ha ricoperto più volte il ruolo di coach nel talent show di Maria De Filippi riscuotendo anche un discreto successo. Reduce dal tour “Diari Aperti Live” che l’hanno vista protagonista dapprima nei teatri e poi nei palazzetti, Elisa Toffoli si è raccontata in una lunghissima intervista al sito deagostinivinyl parlando proprio dell’ultimo progetto discografico “Diari Aperti” nato dopo un periodo di grandi gioie e dolori. “L’anno scorso ho fatto quattro concerti all’Arena di Verona che per me hanno rappresentato un grande picco, mi ero buttata completamente in quest’esperienza, lavorandoci per più di un anno” – ha precisato la cantautrice che ha proseguito dicendo – “festeggiavo il mio ventennale di carriera. Due mesi dopo ho compiuto 40 anni. Avevo nel frattempo cambiato casa discografica. E vissuto vicende personali importanti, in primis la morte di mio padre qualche anno fa”. Una serie di cose che hanno spinto l’interprete di Luce a prendersi una pausa e a guardarsi a lungo dentro per un semplice motivo: “capire dove fossi ora e dove soprattutto volessi andare. Non volevo fare un esercizio di stile e cadere nella trappola della comfort zone. Ho deciso di non nascondermi buttando fuori quello che ho sentito necessario”.



Elisa: “appunto sempre tutto”

Diari Aperti di Elisa è un disco intimista e introspettivo in cui la cantante ha dato voce all’amore in tutte le sue forme. Un disco coraggioso, considerando i tempi discografici di oggi, nato come sempre da una serie di appunti. “Diari a parte, io mi appunto sempre tutto, continuamente. Note vocali, anni fa avevo il registratorino. Registro tutto con molta leggerezza, quando appare una melodia la metto lì” – ha detto la cantante, che durante l’intervista ha precisato – “quando invece scrivo cose più importanti, è come se mi investissero. Devo fare quello e solo quello, da sola. Inizio e finisco. Esce la musica con le parti più importanti del testo ed è come un tutt’uno. Una sensazione molto forte, difficile da descrivere. È come se tutto esistesse già e io dovessi solo trascrivere. Non voglio farla sembrare un’esperienza paranormale. Ma è qualcosa di veramente istintivo”. La musica ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella sua vita e diversi sono stati i suoi punti di riferimenti diventati per lei delle vere e proprie emulazioni: “Dolores O’Riordan, dei Cranberries, con cui ho anche cantato, Alanis Morissette, il suo Jagged Little Pill l’ho dovuto comprare quattro volte tanto l’ho consumato, e Björk”.



Elisa: “quando scrivo una canzone mi commuovo ancora”

Non solo artisti stranieri come punti di riferimento per Elisa, che è una grandissima fan di Lucio Battisti e Mina, ma anche di Carmen Consoli, Francesco De Gregori, De André, i Subsonica, Bluvertigo, Max Gazzè, Daniele Silvestri, gli Scisma, i 99 Posse. Una cosa è certa la musica è ancora oggi la sua vita e, nonostante il successo, la cantante vive tutto ancora come se fosse la prima volta: “non è cambiato è il momento in cui scrivo una canzone. Anzi, oggi mi emoziono più di prima. Perché mi commuove che succeda ancora qualcosa di magico”. Non solo, Elisa ha anche raccontato quanto il palco giochi un ruolo importantissimo nella sua vita di artista: “quando prendo il microfono in mano l’emozione è ancora fortissima, anche più di una volta. È come se percepissi tutti i chilometri che ho fatto. Negli ultimi anni ho studiato canto, mi sento in forma a livello fisico e affrontare il palco è anche una questione di come sta il tuo corpo. Il canto è una questione fisica. E io mi sento come venticinque anni fa. Anzi trenta. Certo poi quando finisce il concerto è tutta un’altra storia, non dormo più tredici ore di seguito”.

Leggi anche

Ilan Muccino, perchè cambia professore ad Amici 2024?/ "Rudy Zerbi non lo vuole più perchè..."