I numeri che ruotano attorno a Elisa Maino, giovane 16enne, sono letteralmente da capogiro: solo lo scorso anno ha fatturato mezzo milione di euro. Su TikTok, il nuovo social che spopola tra i giovanissimi, ha superato da tempo i 4 milioni di follower. Attualmente vive a Milano con la madre (ma è originaria di Roveredo) e si diletta a creare video e scrivere, oltre che studiare al liceo classico dove ha una media di quasi 8. Ma è in grado di gestire tutti gli impegni, successo compreso? Lo ha spiegato in una intervista rilasciata di recente a Il Messaggero: “Non mettetevi a ridere: ma a me piace la scuola. Ed è la mia priorità. Quindi quando devo impegnarmi di più lì, magari non faccio dei video o delle collaborazioni”, dice, spiazzando in parte. Ma come si definisce? C’è chi la chiama influencer, chi web star. “Io non voglio avere nessuna etichetta. Io cerco di parlare, di raccontare, di dire quello che penso, e internet è il posto migliore dove esprimermi”, aggiunge. Per Elisa internet è stato “il mio modo per scoprire il mondo”. Tutto è iniziato quattro anni e mezzo fa, ispirata dal fratello maggiore che caricava video su Youtube. Però la timidezza la frenava e così ha creato il suo primo canale con un’amica arrivando in un anno a mille iscritti.



ELISA MAINO, IL SUCCESSO SUL WEB

Poco alla volta però, Elisa Maino ha iniziato a camminare con le sue gambe. E’ così seguito un secondo canale autonomo, Musically, poi diventato TikTok: “Nel 2017 divento la madrina europea dell’app, e volo ad Amsterdam, e poi non mi fermo più”, ha spiegato. Il suo pubblico va dagli 8 ai 20 anni e sono soprattutto studenti delle medie: “Ci sono più femmine tra i miei follower, ma adesso arrivano sempre più maschi”, rivela. Tutto però per lei è cambiato il 15 maggio dello scorso anno: “E’ uscito il mio libro, #OPS, un romanzo, scritto con mia nonna e dedicato a lei, che non c’è più. Da lì i tour e le collaborazioni con i brand, con la musica. Da #OPS nasce un rossetto, poi una canzone, poi un film. Mi sono trasferita a Milano, sono entrata nella One shot agency con tanti altri creator di contenuti”. Lei lo chiama “pseudo-lavoro” ma sembra non farci molto caso all’aspetto economico legato ai vari contratti, spesso del valore di decine di migliaia di euro. “Se i miei genitori dicono che il contratto è giusto, mi fido, gestiscono tutto loro. Io però scelgo con chi lavorare. I brand devono essere nelle mie corde, non voglio sentirmi sfruttata”, dice.



IL RAPPORTO CON GLI HATER

A breve uscirà il secondo libro di Elisa Maino, #OPS 2, ma come riesce la giovane a gestire il successo e gli hater? La ragazza in merito ammette: “Gli hater ce li ho da prima di internet. Da piccola sono stata vittima di bullismo pesante. Avevo tanti brufoli, in prima media avevo anche smesso di andare a scuola, stavo proprio malissimo. Ogni critica mi uccideva. Poi ho battuto l’acne e ho messo una corazza, con l’aiuto della mia famiglia. Non rispondo più, non blocco più gli utenti. Il cyber-bullismo mi fa tanta rabbia, per questo vado alle conferenze e a parlarne nelle scuole”. Elisa a differenza di molti giovanissimi ama la politica e ne è interessata, da grande vorrebbe studiare medicina ma non le dispiacerebbe continuare a restare nel mondo dell’intrattenimento. “Se potessi continuare a parlare per sempre lo farei. Inoltre, la mia più grande passione è il mondo della moda, vorrei fare la stilista, magari”, dice. E la Tv? “In Italia non c’è un programma dove io possa partecipare senza che tutto finisca nel trash. Ma guardo molta tv americana, mi piace Ellen. Forse vorrei essere come lei, o una Cattelan al femminile”. Tra gli altri idoli, nel passato c’è stato Fedez (“una passione senza senso”) ma anche “Selena Gomez, Zendaya, Bella Thorne. E Justin Bieber, ovviamente”. Ed a chi vorrebbe seguire le sue orme consiglia sempre massima spontaneità: “Non montatevi mai la testa. E se volete qualcosa, focalizzatevi e impegnatevi. Non ascoltate mai gli hater, mai i critici: se state facendo qualcosa di buono, continuate a farlo”.

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