Élisabeth Borne ha inviato le dimissioni come primo ministro francese al presidente Emmanuel Macron, che le ha accettate. Ad annunciarlo è l’Eliseo. Borne era premier da meno di due anni: potrebbe rimpiazzarla il 34enne Gabriel Attal, ex portavoce di Matignon e attualmente ministro dell’Educazione. Nella sua lettera di dimissioni, l’ormai ex primo ministro ha sottolineato come sia “più che mai necessario continuare le riforme”. Ha posto poi l’attenzione sulla “costante preoccupazione, che condividiamo, di portare a risultati rapidi e tangibili per i nostri concittadini“.



Dopo aver accettato le dimissioni della premier, Macron ha scritto in un post su “X” un messaggio rivolto alla politica: “Signora Primo Ministro, cara Elisabeth Borne, il suo lavoro al servizio della nostra Nazione è stato esemplare ogni giorno. Avete realizzato il nostro progetto con il coraggio, l’impegno e la determinazione delle donne di Stato. Con tutto il cuore, grazie”.



Élisabeth Borne si è dimessa: rimpasto per rilanciare Macron?

Élisabeth Borne, nella sua letterainviata a Macron, ha scritto: “Mentre presento le dimissioni del mio governo, volevo dirvi quanto fossi appassionata di questa missione, guidata dalla preoccupazione costante, che condividiamo, di ottenere risultati rapidi e tangibili per i nostri concittadini”. Il primo ministro ha parlato nel pomeriggio con il presidente all’Eliseo, come riportano i media francesi. Già nel giugno 2022 Borne aveva rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico dopo gli esiti delle elezioni legislative. In quel caso Emmanuel Macron le aveva respinte.



Secondo le ricostruzioni dei media francesi, le dimissioni di Borne sono un rimpasto per rilanciare il secondo quinquennato di Macron, dopo l’approvazione della legge sull’immigrazione a dicembre con l’appoggio delle destre. Per il dopo-Borne circolano diversi nomi e la scelta passerà ora a Macron: su tutti ci sarebbe il ministro dell’Istruzione Gabriel Attal, che secondo un sondaggio di Odoxa-Backbone Consulting per Le Figaro sarebbe il grande favorito fra i membri del governo. Occhi puntati però anche sull’ex ministro dell’Agricoltura Julien Denormandie e il ministro delle Forze armate Sébastien Lecornu.