Elisabetta Belloni è uno dei nomi in corsa per diventare Presidente della Repubblica. Nata a Roma nel 1958, ha una laurea in Scienze Politiche conseguita all’Università Luiss Guido Carli. Per cinque anni ha ricoperto il ruolo di segretario generale del ministero degli Affari Esteri: dopo tale carica, è stata nominata dal premier Mario Draghi Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Ha inoltre gestito i sequestri degli italiani in Iraq, lavorando dalla Farnesina.



Belloni è stata la prima donna a capo dei servizi segreti, la prima a guidare l’Unità di crisi, la prima a dirigere la Cooperazione allo Sviluppo, la prima a capo di Gabinetto di un ministro degli Esteri, la prima a dirigere la Farnesina. Adesso per lei potrebbe esserci una “nuova prima volta” (agg. Josephine Carinci)



ELISABETTA BELLONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA? PARLANO

Dopo l’apertura di Pd, FdI e Movimento 5 Stelle, il nome di Elisabetta Belloni è in piena corsa per il Quirinale. Capo del Dis, la 63enne potrebbe raccogliere il gradimento della maggioranza dei partiti coinvolti nell’elezione del Presidente della Repubblica. Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e volto di spicco del Movimento 5 Stelle, ha commentato ai microfoni dei giornalisti presenti alla Camera: «Elisabetta Belloni è un nome di alto profilo, ci ho lavorato bene alla Farnesina. Ma non giochiamo a bruciare i nomi e soprattutto a spaccare la maggioranza di governo».



Intervenuto ai microfoni di Adnkronos, il generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa e già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, ha parlato così dell’ipotesi Elisabetta Belloni per il Colle: «La nomina di Belloni al Quirinale sarebbe un riconoscimento più che dovuto a quei funzionari dello Stato che, come lei, sono i veri pilastri del sistema la cui unica motivazione è quella di servire la collettività in silenzio, con professionalità ed onore». (Aggiornamento di MB)

CHI È ELISABETTA BELLONI (E PERCHÈ SI FA IL SUO NOME)

Vocifera da giorni ma nelle ultime 24 ore, dopo il fallimento di ben 4 votazioni per le elezioni del Presidente della Repubblica, il nome di Elisabetta Belloni come candidata al Quirinale si è fatto sempre più insistente. Da “super-tecnica” della diplomazia alla Farnesina, a capo dei servizi segreti dello Stato (direttore del DIS, Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza), fino al possibile “salto” sul Colle: per Belloni sono ore decisive, con le trame tra i vari partiti che verranno portati alla condivisione di un possibile “conclave” tra questo pomeriggio e la notte.

Il tutto per arrivare domani, con il quinto scrutinio alla Camera, con il possibile accordo tra diversi partiti dell’arco istituzionale: dunque oltre a Sabino Cassese, Mario Draghi, lo stesso Sergio Mattarella, anche il nome di Elisabetta Belloni torna prepotentemente in “corsa” per una candidatura da mesi considerata come molto spendibile da diverse forze politiche. La “svolta” sarebbe arrivata dal partito di Giorgia Meloni, con smentite solo di rito commentate da Pd e M5s («non bruciamo i nomi, ma Belloni è comunque una risorsa di alto valore», hanno fatto sapere dal “fronte progressista”). Nel corso della sua lunga e lungimirante carriera alla Farnesina, Belloni ha gestito i sequestri degli italiani in Iraq «lavorando fianco a fianco con gli 007 e diventando punto di raccordo per l’azione del governo per la liberazione degli ostaggi», scrive il Corriere della Sera. Per tutti questi motivi è giunta a divenire capo dell’intelligence italiana, prima volta nella storia per una donna.

QUALI PARTITI POTREBBERO APPOGGIARE LA “007” AL QUIRINALE

Candidata ma mai fino in fondo “spesa” per un ruolo politico – Ministro degli Esteri, Presidente del Consiglio, etc.. – Elisabetta Belloni potrebbe essere giunta al punto di maturità politica e “cursus honorum” ideali per poter divenire Presidente della Repubblica. Stimata tanto da Giorgetti (Lega) a Di Maio (M5s), nominata alla Farnesina da Berlusconi (Forza Italia) ma molto stimata anche da Enrico Letta (Pd) quando passò da Palazzo Chigi; con l’ultima aggiunta della “voce” assai positiva di Giorgia Meloni sul suo nome, i riflettori su Belloni vengono sempre più puntati. Alcuni ritengono che la sua possa essere una candidatura che “copra” il lavoro sottobosco di altri nomi ipotizzabili: non solo, si ritiene che possa essere una “sgrammaticatura democratica” il fatto di proporre al n. 1 degli 007 il ruolo di garante dell’unità nazionale e capo delle forze armate (cit. by Matteo Renzi, ndr). ma la vera verità la si avrà probabilmente domani con il quinto scrutinio in Parlamento. Salvini ha parlato giovedì pomeriggio di un nome che è pronto a proporre agli altri leader che sia «fuori dalla politica, senza tessera di partito, con credibilità internazionale e apprezzamento nazionale. Un servitore dello Stato»: gli identikit che si possono ricercare con quelle qualità non sono molti ed Elisabetta Belloni le rispecchia tutte.