Le riforme costituzionali ma anche la legge elettorale al centro del dibattito odierno a “Giù la maschera”, programma in onda su Radio Rai 1, con protagonista Elisabetta Casellati. Il ministro delle Riforme ha esordito parlando dell’ipotesi referendum: “Io credo che gli altri referendum sono falliti perchè erano fatti di troppi cambiamenti mentre di fronte al referendum la domanda deve essere asciutta: noi andremo a chiedere volete essere voi i protagonisti del vostro voto e scegliere la forma di governo”. L’ex presidente del Senato ha sottolineato che la riforma modifica solo quattro articolo e non v’è uno stravolgimento generale come negli altri referendum: “Noi abbiamo scelto una forma più leggera e minimalista di riforme proprio perchè sia più comprensibile per i cittadini. Calamandrei parlava già allora dell’elezione diretta del Capo dello Stato addirittura nella forma americana quindi tutto questo stupore, dopo che da 40 anni si cerca di fare riforme, non lo vedo. Bisogna spiegare ai cittadini a che cosa serve davvero la riforma”, riporta l’Ansa.
Il punto del ministro Casellati
Passando al testo messo a punto dal governo, Casellati ha sottolineato che non è blindato e quindi verrà discusso in Parlamento sempre se “gli emendamenti saranno coerenti con l’impianto del testo saranno adottati”. Il ministro in quota Forza Italia ha aperto al confronto, rimarcando di essere pronta ad andare incontro alle istanze di tutti purchè siano coerenti: “Ma se si parte dall’ idea che verrà scritta sotto dettatura anche no”. Altro dossier importante quello della legge elettorale, Casellati ha affermato di essere al lavoro ma la strada è in salita: “Non è semplice elaborare una legge che coniughi la rappresentanza con la governabilità. Noi abbiamo inserito il 55% perchè dà stabilità, poi mi mi dovrò confrontare con la maggioranza e le opposizioni. Maggioritario? Ancora non lo so perchè sto studiano la legge elettorale, ma è chiaro che se un premier ha una preferenza pari al 30% non possiamo arrivare al 55% quindi probabilmente ci sarà una soglia”.