Elisabetta Gregoraci e il sogno Sanremo: “Mi piacerebbe…

Elisabetta Gregoraci anche quest’anno è una delle protagoniste dell’estate televisiva, grazie allo show musicale condotto con successo su Italia1 Battiti Live, che ha preso il via ieri sera. La conduttrice si è raccontata in un’intervista al settimanale Chi, nel nuovo numero in edicola, e ha parlato della sua carriera, del successo in tv e dei suoi sogni nel cassetto per il futuro. In particolare, si è soffermata sui programmi che ha condotto nel corso degli anni e su un sogno in particolare, che è un po’ un traguardo per tutti: il Festival di Sanremo.



“Sognavo di condurre un programma comico e per dieci anni ho fatto Made in Sud, sognavo un programma musicale che mi ricordasse il Festivalbar e mi hanno chiamato a Battiti… Sanremo è il sogno di tutti! Pensi che, quando avevo 18 anni, ho affiancato Claudio Cecchetto alla conduzione di Destinazione Sanremo: ero una bambina, presentavo le Nuove proposte e la finale si teneva sempre al teatro Ariston“, ha svelato. La showgirl ha anche ammesso di essere stata parecchio vicina alla co-conduzione, salvo poi non essere stata confermata: “Di recente è stato fatto il mio nome, ma alla fine non si è concretizzato niente: però, certo, è una cosa che mi piacerebbe tantissimo fare“.



Elisabetta Gregoraci su Sanremo: “Meglio avere ogni sera una donna diversa

Elisabetta Gregoraci comunque non demorde e non abbandona il suo sogno di approdare, un giorno, sul palco più prestigioso d’Italia. Soffermandosi in particolare sulle ultime edizioni condotte da Amadeus e sulla formula delle co-conduttrici diverse per ogni serata, la showgirl e volto di Battiti Live ha appoggiato questa decisione: “Mi sembra una formula molto interessante: è meglio avere ogni sera una donna diversa da scoprire“.

Infine, guardando al futuro, rivela quali sono i suoi desideri sia sul fronte pubblico che privato: “Nel lavoro mi piacerebbe condurre un programma legato alle emozioni e alla gente. Nella vita sogno che le persone a cui tengo stiano bene: se stanno bene loro, non mi serve altro“.