Come vi abbiamo raccontato, Elisabetta Spitz è stata nominata commissario per il Mose di Venezia ma non mancano le polemiche. Nel mirino dei critici il legame con Marco Follini, che avrebbe avuto un’influenza sulla scelta dell’esecutivo. Di parere diverso Pierfrancesco Maran, Assessore del Comune di Milano: «Il Governo ha scelto Elisabetta Spitz come commissario sul Mose e secondo me è un’ottima scelta. Ho avuto modo di lavorarci insieme su diversi progetti in questi anni ed è persona di grandissime capacità e senso pratico. Buon lavoro!». E c’è chi stronca la scelta di commissariare il Mose, come Mario Giordano: «Cioè spiegatemi: ci sono due commissari (costo 560.000 euro l’anno) che non hanno cavato un ragno dal Mose, e noi che facciamo? Nominiamo il supercommissario? E che fa il supercommissario? Commissaria i commissari?». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ELISABETTA SPITZ, ECCO CHI E’
Si chiama Elisabetta Spitz la nuova Commissario al Mose di Venezia, nominata d’urgenza dopo il dramma dell’acqua alta di questi giorni nella Laguna con l’emergenza che da San Marco fino a diversi rioni della Città non accenna a diminuire: come ormai purtroppo tutti sanno dopo questi giorni, il Mose è il Modulo Sperimentale Elettromeccanico, un’opera di complessa ingegneristica che servirebbe a separare la Laguna di Venezia dal Mare Adriatico. Dopo che i lavori sono cominciati nel 2003, diverse problematiche di natura politica prima, ingegneristica poi, fino al lato giudiziario con diversi vertici del Consorzio Venezia Nuova (concessionario del Mit per la realizzazione del Mose) indagati e condannati, il tutto è stato “riavviato” dopo il 2014 con il commissariamento dell’Ente. I lavori però non sono proceduti spediti come si sperava e tra diversi commissari avvicendati ad oggi si è al 93% dei lavori (ma nel 2014 erano già del 87%, fate voi il calcolo) si è giunti fino alla tragedia di questi giorni.
CHI È LA NUOVA COMMISSARIO AL MOSE DI VENEZIA
Con l’arrivo del Premier Conte e della Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli in Laguna, il tema del Mose è stato il primo affrontato assieme alla conta dei danni e dei risarcimenti assieme al Governatore Zaia e al sindaco Brugnaro. Poco fa la De Micheli ha annunciato su Radio Capital che il nuovo supercommissario per il Mose sarà Elisabetta Sptiz, già direttore del’Agenzia del Demanio nonché moglie dell’ex Udc e poi Pd Marco Follini. Per la nomina manca ora solo un passaggio, ovvero l’accordo con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: secondo il cronoprogramma l’opera del Mose sarà completata e consegnata per il 30 giugno 2021, poi inizierà la gestione ordinaria. Architetto e dirigente di comprovata esperienza, il 23 gennaio 2002, l’Agenzia del Demanio dà attuazione al compito affidatole dalla legge 401/2001 sulla cartolarizzazione del patrimonio di enti pubblici e demanio. Viene creata dunque la Demanio Servizi, società pubblica alla quale l’Agenzia conferisce gli immobili statali per la successiva vendita: nel 2002 Giulio Tremonti, Ministro dell’economia e delle finanze, istituisce la Patrimonio S.p.A., di cui Spitz diventa consigliera d’amministrazione, confermata poi alla guida anche da Bersani e Prodi nel successivo Governo; l’incarico cesserà poi nel 2008. «Stamattina ho partecipato ad un incontro operativo in Prefettura a Venezia per dare risposte immediate alla città ferita e a tutto il litorale devastato dalle maree eccezionali dell’altra notte. Ho chiesto tre cose, fondamentalmente: l’immediata dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo, con il conseguente stanziamento di risorse; pieni poteri al sindaco per la gestione della situazione in città: una soluzione rapida alla questione Mose, che è un cantiere STATALE (lo ricordo nuovamente ai lazzaroni che si ostinano a pensare il contrario)», ha scritto su Facebook il Governatore Zaia nelle richieste fatte al Governo e, dunque, anche al nuovo supercommissario al Mose