Elisabetta Villaggio, figlia del celebre Paolo, l’indimenticabile ragionier Fantozzi, è stata ospitata da Mara Venier a Domenica In, su Rai 1, dove ha voluto ovviamente ricordare il padre. “Non gli ho mai detto che gli volevo bene”, racconta subito, “e lui neppure, ma ci adoravamo. Il nostro rapporto è stato un po’ teso perché di carattere ci assomigliavamo un po’, ma c’erano grande stima e rispetto, non mi ha mai urlato contro. Alcune volte sono stata un po’ gelosa del suo successo, ma altre volte ci siamo divertiti come dei veri amici, andando a ballare assieme in discoteca”.
Centrale nella vita tanto di Paolo Villaggio, quanto della figlia Elisabetta, fu la dipendenza dall’eroina dell’altro figlio, Pierfrancesco. “Fui io ad accorgermene”, ricorda, “è stato un periodo difficile, brutto. La persona che fa uso cambia completamente, diventa un altro, qualcuno che non conosci più. Papà se ne diede la colpa, anche perché mio fratello era molto viziato. Lo aiutò andando al San Patrignano, durò per un bel po’. Erano anche anni in cui il problema era venuto fuori come una bomba, ed era sconosciuto”. (Agg di Lorenzo Drigo)
ELISABETTA VILLAGGIO OSPITE A “DOMENICA IN”: IL RICORDO NEL PADRE
Chi è Elisabetta Villaggio, la figlia dell’indimenticato Paolo che ci ha lasciato nel luglio di sei anni fa? Questo pomeriggio, nel corso dell’ottava puntata stagionale di “Domenica In”, nel salotto televisivo di Rai 1 sarà di scena per la prima volta la primogenita dell’attore genovese che, di recente, era stata protagonista di una interessante intervista al ‘Corriere della Sera’ e in cui svelava molti e interessanti dettagli a proposito del padre, aprendo lo scrigno dei ricordi su quello che era stato il comico e attore nel privato oltre che nei principali momenti di una carriera ricca di successi. E, in attesa di scoprire cosa racconterà la regista durante la lunga chiacchierata con la padrona di casa, Mara Venier, possiamo scoprire qualcosa in più su di lei e del suo rapporto con papà Paolo, di cui ha provato a ripercorrere le orme e portando sul grande schermo la sua vita.
Classe 1959 e oggi 64enne, Elisabetta Villaggio è la prima dei due figli avuti dal papà Paolo e sua moglie, Maura Albites (nel 1962 la coppia avrà anche il secondogenito Pierfrancesco, fotografo ma pure attore comparso in alcune sue pellicole nel corso degli anni): laureata in Filosofia all’Università di Bologna, aveva seguito poi un corso in Cinema e Televisione in quel di Los Angeles, presso la USC – University of South California): in seguito la figlia di Villaggio aveva lavorato in televisione come assistente alla regia, autrice e consulente per Rai, Mediaset e La7. Tra le sue opere invece si ricorda il cortometraggio “Taxi”, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia, e il documentario “Paolo Villaggio: mi racconto” proiettato nel 2010 nel corso dell’ArtDocFest di Roma. Al suo attivo anche diversi libri tra cui, l’ultimo, dedicato proprio alla figura del padre e intitolato “Fantozzi dietro le quinte”, pubblicato per i tipi di Baldini+Castoldi.
ELISABETTA VILLAGGIO, “PAPA? TIMIDO NEL PRIVATO: POI DAVANTI AL PUBBLICO…”
E proprio presentando l’anno scorso questo volume, Elisabetta Villaggio era stata protagonista di alcuni eventi a margine in cui non solo ha raccontato della genesi del libro ma si è lasciata andare anche a un ricordo di quello che nell’immaginario collettivo oramai è il ‘ragionier Fantozzi’. “Mio padre però era molto diverso dal personaggio che ha inventato. Fantozzi era il tipico sfigato con un lavoro noioso e che non amava, mentre mio padre nel campo lavorativo era più che realizzato. Tuttavia, aveva alcune caratteristiche di Fantozzi…” aveva spiegato, parlando di alcune goffaggini e mancanza di manualità. “Un’altra caratteristica in comune con Fantozzi era la tenacia: entrambi non mollavano mai la presa, entrambi non si davano mai per sconfitti” aveva aggiunto la figlia che, peraltro, in una intervista concessa la scorsa estate al ‘Corriere Adriatico’ spiegava che Villaggio era molto timido nella vita privata (“Poi però davanti al pubblico cambiava”) e che per lui amava molto il personaggio di Fantozzi per un motivo…
“Papà nell’ultimo periodo lo considerava come il suo terzo figlio: lui aveva ideato il personaggio, lui lo faceva come gli piaceva e anche il regista lo lasciava fare” aveva raccontato Elisabetta Villaggio che oggi pomeriggio sarà ospite di “Domenica In” anche sulla scia della bella intervista col ‘Corriere’ di qualche giorno fa, dove aveva ammesso di aver provato vergogna di suo papà ai tempi della scuola e di un gustoso aneddoto relativo alla ‘prima’ del primo episodio della fortunata saga cinematografica dedicata al ragioniere, quando il genitore scappò via dalla sala. “Mi vergognavo di avere un papà famoso (…) Non è stato uno che ti leggeva le favole prima di andare a dormire (…), né che ti accompagnava a scuola o veniva ai colloqui con gli insegnanti”. Nonostante questo, il papà “piaceva di più ai docenti” e nel privato era una persona adorabile ai suoi occhi di figlia: “Era una persona normale, curioso, iperattivo, amava i viaggi, la compagnia degli amici”.