Elly Schlein al lavoro per dare un’identità al Partito Democratico, anche se le difficoltà non mancano. Intervistata dal Corriere della Sera, la segretaria dem ha sottolineato che il partito è tornato ad essere la prima forza di opposizione e l’obiettivo è quello di vincere le elezioni europee del 2024: “Siamo l’unica forza politica che non ha mai avuto ambiguità sull’Ue. Ricordo che quando Giorgia Meloni fondò anni fa il suo partito chiedeva l’uscita dall’euro”.



Dopo una battuta sul caso Zaki“Per chi si è sempre battuto per la liberazione è un verdetto scandaloso, una ingiustizia gravissima. Alla premier e al ministro Tajani chiedo di riferire in Aula. Battano un colpo e si attivino per ottenere la liberazione e la grazia”Elly Schlein si è soffermata sul dossier salario minimo: “È inaccettabile che la destra volti la faccia da un’altra parte. Il salario minimo è una misura su cui le opposizioni hanno unito le forze per chiedere che non si scenda sotto i 9 euro l’ora, altrimenti è sfruttamento e non può essere legale. L’emendamento soppressivo non è un dispetto a noi, vuol dire calpestare i diritti di tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori che, dai dati Istat, sono poveri anche se lavorano”.



Elly Schlein e l’asse con Conte

Nel corso dell’intervista, la Schlein si è soffermata sulla possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte e ha sottolineato che il suo obiettivo è quello di rilanciare il Pd: “Dopo il congresso siamo impegnati a ricostruire una identità chiara, coerente e a ricostruire una credibilità della nostra proposta. Poi continuiamo a essere molto unitari e a cercare convergenze con le altre forze che sono interessate a costruire l’ alternativa alla destra. Al salario minimo possono seguire le battaglie per la sanità pubblica e l’attuazione del Pnrr, occasione irripetibile per l’ammodernamento del Paese. Purtroppo rischiamo di perdere le risorse”. Schlein ha poi commentato il caso De Luca, con la rottura ormai definitiva con il governatore campano: “Non sentirete mai da me una brutta parola o un insulto verso i dirigenti del Pd. Penso che l’iniziativa a Napoli contro l’autonomia differenziata di Calderoli sia stata un successo, l’accoglienza della città, dei giovani e della società civile è stata bellissima”.

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