Riprendono le ostilità attorno alla riforma della giustizia, non solo tra governo e opposizione, ma ad esempio anche all’interno dello stesso Pd. Per la segretaria Elly Schlein un’altra grana, quella dei sindaci che si sono dichiarati favorevoli alla nuova norma sull’abrogazione dell’abuso d’ufficio. Quindi, c’è un nuovo fronte interno per lei, come se non bastassero le armi per l’Ucraina, l’utero in affitto e il rifiuto di trattare la riforma costituzionale con il governo. Schlein fatica a parlare a nome di tutto il suo partito. La sua posizione, stando a quanto riportato da Libero, è condivisa da alcuni parlamentari, come Alfredo Bazoli, secondo cui l’abolizione dell’abuso d’ufficio è una delle «gravi scelte» fatte dal governo. D’altra parte, ci sono tutti i sindaci e amministratori locali del Pd, a partire da Matteo Ricci, sindaco di Pesaro. «A noi bastava la revisione del reato, il ministro Nordio ha deciso di abrogarlo. Lo riteniamo un fatto positivo e una battaglia vinta dai sindaci italiani». Tra l’altro Ricci è pure coordinatore di tutti i sindaci dem, quindi parla anche a nome degli altri.



Ma comunque è intervenuto anche Giuseppe Sala, tra i primi a schierarsi contro la posizione di Schlein. «Suggerisco al Pd di non scagliarsi contro la riforma e di guardare non ideologicamente la cosa, perché tutti i suoi sindaci sono convinti che si debba mettere mano all’abuso d’ufficio. E parlo di sindaci con tessera del Pd». Parere positivo anche dal presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. «Non abbiamo mai chiesto l’impunità», ha dichiarato, oltre a ricordare che «nel 93% dei casi le inchieste per abuso d’ufficio non arrivano nemmeno al giudizio, ma intanto gli amministratori hanno subito un grave danno di reputazione per la propria vita e perla carriera, non solo politica».



ABUSO D’UFFICIO, SINDACI PD CONTRO ELLY SCHLEIN

I sindaci rischiano quotidianamente l’abuso d’ufficio o l’omissione in atto d’ufficio. «Questo rallenta le procedure proprio quando ci viene chiesto di accelerare sui progetti del Pnrr». Ma Decaro parla anche per esperienza diretta: quando era parlamentare del Pd, dieci anni fa, fu indagato per tentato abuso d’ufficio ed è uno dei tanti che è stato assolto. Solo in un caso su cento i procedimenti per reato d’abuso d’ufficio si chiudono con condanne definitive. Invece, non si contano le volte in cui gli amministratori locali arrivano a rifiutarsi di firmare le delibere per realizzare le opere pubbliche o altri interventi, temendo di finire indagati o in carcere. Nè la posizione dei sindaci né questi dati spingono Elly Schlein a rivedere la sua posizione.



«Siamo contrari all’abrogazione dell’abuso d’ufficio», avverte la Schlein, secondo cui basterebbe una semplice riforma della fattispecie. Invece, Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia ed ex magistrato, ha preso posizione contro l’Associazione nazionale magistrati, che ha bocciato la cancellazione dell’abuso d’ufficio. «Non ho la stessa opinione dell’Anm. Questa norma può essere cambiata senza eccessivi rischi perla tenuta delle indagini». Emiliano fu indagato con l’accusa di aver commesso abuso d’ufficio quando decise alcune nomine, ma la sua posizione fu archiviata.