Elodie a Sanremo 2023 fa impazzire il web
Elodie fa impazzire il web a Sanremo 2023. La cantante, per la terza serata, si presenta con un abito nero fasciato corto, che mette in evidenza tutta la sua bellezza. La bravura, quella, non c’è bisogno di occhi per percepirla. La sua “Due”, infatti, piace davvero a tutti, tanto che in entrambe le classifiche, quella parziale e quella complessiva con i voti della sala stampa tra la prima e la seconda serata, è stata tra le prime. Sul web non ci sono dubbi: la sua è una vera e propria hit e tutti sono innamorati non solo del brano, ma anche di lei. “Sei fantastica”, scrivono gli utenti su Twitter, mentre altri la chiamano “Regina”.
Elodie a Sanremo 2023 con “Due” punta al podio
Elodie ha calcato il palco del Teatro Ariston, in occasione della prima serata del Festival di Sanremo 2023, con un abito birdie style della Maison Valentino e uno spettacolare soprabito di piume in stile Bowie. Amadeus la presenta così: “È una delle nuove stelle della canzone italiana. Ha voce, bellezza ed eleganza“. La canzone “Due” parte con una base crypto elettronica, con un fascio di luci bianche che rompono il buio della sala. Sembrerebbe un tuffo a capofitto negli anni ’80, sensazione data anche dal look new wave di Elodie, ma l’intro di pianoforte toglie subito questa sensazione, portandoci a sonorità new soul. La voce della cantante romana parte forte e sicura, quasi aggressiva. Il ritornello spezza di nuovo, con una batteria incalzante.
Qui, l’incidere di Elodie trasmette carattere e sensualità, nonostante si stia parlando di una storia d’amore praticamente morta sul nascere. Il testo denota orgoglio, rabbia e sentimento: è moderno e accattivante. L’orchestra segue le emozioni del pezzo, con il maestro Carolina Bubbico che sembra vivere la canzone più che dirigerla (e questo è un complimento). La reazione del pubblico, a fine pezzo, è fragorosa, e scoppia in una doppia e forte ovazione.
Elodie: la prima esibizione a Sanremo 2023
Elodie è la padrona indiscussa del palcoscenico, sostenuta alla grande dalla direttrice d’orchestra, che addirittura fa da seconda voce. L’ugola non la tradisce, anzi la sostiene, e già dal primo istante si capisce che la cantante romana non è a Sanremo per perdere tempo. Dolce e aggressiva in ugual misura, interpreta il pezzo con la voce e il corpo, con movimenti sicuri ed eleganti. Alcune volte sembra intimorire l’audience, o forse lo sta solo ammagliando. La canzone è ben arrangiata e moderna, con influenze di world music (vedasi percussioni tribe) e violini dal sapore disco music, così come la ritmica del ritornello.
Forse Elodie pecca esclusivamente nel “solo” prima dell’ultimo refrain, ma è una piccolezza. Si ha la sensazione che “Due” sarà una delle hit da radio dei prossimi mesi, visto il ritornello cattura like, il ritmo da pre-weekend e la sincerità delle parole. Il parziale secondo posto in graduatoria non sorprende, anche se in questo Festival di canzoni meglio riuscite ce ne sono eccome. Se non si giudicasse esclusivamente il tema, ma si dovesse tener conto dell’esibizione in tutti i termini, Elodie sarebbe la più seria candidata alla vittoria finale. Premio che stra-meriterebbe. Il suo spirito combattivo, la sua voce unica e il suo fascino ipnotico sono le armi vincenti della cantante romana, capace di unire il pubblico di ogni età.