Elodie si racconta a “L’Assedio” dopo l’esperienza al Festival di Sanremo 2020, a cui ha partecipato cantando “Andromeda”. Un brano tutt’altro che facile da cantare. «A me piace mettermi in difficoltà, mi piace l’idea di alzare l’asticella e capire se sono all’altezza». Nella canzone viene descritta come una “stronza” e lei spiega da Daria Bignardi: «In realtà mi è stato detto che lo sono, perché tento a tenere le persone a distanza prima di mostrarmi per quello che sono. Ho un atteggiamento che sembra gelido, ma non lo sono». E com’è allora Elodie? «Mi sento più libera. Mi sto avvicinando ai trent’anni e sto cominciando a capire come ci si sente donna. È un gioco e a me piace giocare». Ma a La7 si racconta partendo dagli inizi: «A scuola andavo malino, avevo un brutto carattere. Ero sempre in contrasto, spesso litigavo con i professori». Cresciuta a Roma, nel quartiere Quartaccio, ha avuto una famiglia turbolenta. «Mio padre ha fatto vari lavori, tra cui l’artista di strada. Mia madre ha fatto la modella per un breve periodo, poi è rimasta incinta e ha smesso».



ELODIE, GLI INIZI E LA CHANCE AD AMICI

Elodie era spaventata dal giudizio sui suoi genitori, che poi si sono separati. «Non si sono lasciati bene, come purtroppo può succedere», racconta a “L’Assedio”. Sul rapporto con la sorella: «Mi sono comportata quasi da madre, forse ho esagerato. Mi piaceva il ruolo della donna di casa». Poi però si è trasferita in Salento: «Mi innamorai di un uomo più grande di me, ma secondo me è stata una scusa. Forse avevo bisogno di scappare». Nel suo passato c’è stato anche un lavoro da cubista: «L’avevo fatto anche mia madre. A me non faceva piacere, perché ero un po’ bigotta. Poi l’ho fatto anche io. All’inizio ho sofferto un po’ il giudizio degli altri, lo sguardo di pietà. Non stavo mica rubando». La musica è arrivata a 23 anni, quando ha maturato il desiderio di cantare. «Avevo paura da morire, di non essere all’altezza». Decise di licenziarsi, così era motivata a raggiungere il suo obiettivo. Ha cominciato a cantare come vocalist, poi è arrivato Amici di Maria De Filippi.



ELODIE, DA AMICI A MARRACASH

Elodie a “L’Assedio” parla anche dell’esperienza di Amici. «È stata una vera scuola. Ho capito che il metodo fa la differenza. Amici mi ha insegnato che le regole non sono un male, è stato formativo e ho risolto delle mie problematiche». Dopo il debutto a Sanremo ha capito però che doveva cambiare qualcosa, intraprendere un percorso nuovo. «Sentivo che mi esprimevo a metà. La popolarità mi ha sconvolta, non mi riconoscevo più. Avevo paura di parlare, non sapevo come raccontarmi senza farmi mangiare dalla mia storia». Invece su Marracash: «È come se fosse la prima volta che riesco a confrontarmi con un uomo che mi capisce veramente. Non devo spiegarmi, non ho bisogno di farlo». E rivela un aneddoto sulla loro conoscenza: «Aveva già detto sì al featuring, ma volevo incontrarlo. All’inizio avevo un pregiudizio su di lui, non mi faceva simpatia. Siamo stati a cena insieme, poi ho mandato un audio al mio discografico dicendoglielo». E quando vede una foto sul maxi schermo esclama: «Che bello che è…».

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