Wow! Il sogno di tanti della mia età si è avverato. Abbiamo uno “zio d’America”. Per ora non ci dà cospicui lasciti testamentari, ma solo buoni consigli.
No, non si chiama Donald Trump. Ma Elon Musk. Per la verità questi consigli non sono stati graditi, giustamente, dalla sinistra, che avrebbe invece preferito quelli di altri americani amici loro, ma neanche da uno stranamente arrabbiato Mattarella e da una imbarazzatissima Meloni.
In effetti di questi tempi pensare che ci vengano buoni consigli dalla politica americana fa una certa impressione. Un Paese dove la competizione per la presidenza è stata come un duello fra due pistoleri.
Comunque, in vece loro, c’è Musk, uno così ricco e così tecnologicamente preparato che in confronto al Grande fratello di Orwell sembra potente come il capo stazione di Venegono inferiore.
È giusto rispondere alla provocazione, sapendo che tra l’altro è prevedibile che presto ce ne saranno delle altre. Ma sarebbe bene che la risposta più autorevole venisse da un esempio di vita sociale dove la sicurezza è solo quella che un giorno moriremo, che la sanità di corpo non è solo quella che si cerca di conservare mangiando e fumando di meno e la giustizia non è quella affidata, dopo lunghe attese, alla speranza di capitare con il magistrato giusto.
In tutto ciò avverto la grossa responsabilità di quei cristiani, ormai non più democristiani, che sentono che non basta chiudersi in un loro piccolo mondo, che sembrerebbe destinato a scomparire. Anzi, essendo noi cristiani, cattolici, cioè universali, potremmo anche metterci d’accordo con i colleghi, pardon volevo dire fratelli, americani, che di questi tempi mi sembrano un po’ sballottati tra l’incudine e il martello. Dove all’incudine e al martello potete dare il nome che volete.
Che il prossimo Giubileo della speranza, una volta ammessi i nostri peccati e le nostre debolezze, suggerisca a noi, e quindi al mondo, non semplici suggestioni ma esempi di vita rinnovata contagiosa, non sarebbe proprio bello?
God bless America, God bless Europa, God bless chiunque, anche se non se lo merita. Che se poi si incominciasse a prendere sul serio questa benedizione non sarebbe male, a partire da Gaza e dall’Ucraina.
Con o senza Musk.
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