Elon Musk si conferma un personaggio sui generis, ma per questo ha rischiato un incidente diplomatico con l’Egitto. “Gli alieni hanno costruito le piramidi”, ha twittato il magnate. E così ha fatto infuriare gli archeologi egiziani, con la ministra per la Cooperazione internazionale Rania A. Al Meshat che è dovuta intervenire. “Seguo il suo lavoro con molta ammirazione. Invito lei e Space X a esaminare gli scritti che spiegano come sono state erette le piramidi e anche a visitare qui da noi le tombe dei costruttori delle stesse. Signor Musk, l’aspettiamo”. Dopo aver capito di aver commesso una gaffe, Elon Musk ha pensato bene di ritrattare. Ma pian piano. Prima ha scritto: “Ramsete II era un alieno”. E poi: “La Grande Piramide è stata la struttura più alta realizzata dagli uomini per 3800 anni. Tremila e ottocento”. Infine, ha condiviso un articolo della Bbc in cui si spiega come vennero costruite le piramidi. Non è però bastato, perché poi l’Indiana Jones egiziano, l’archeologo Zari Hawass, ha replicato: “Totale allucinazione”.
ELON MUSK, GLI ALIENI E I RITROVAMENTI UFO…
Mentre Elon Musk si gode la soddisfazione per la conclusione della missione di SpaceX (“Oggi comincia una nuova era delle esplorazioni spaziali. Io non sono molto religioso, ma ho pregato questa volta”), il Pentagono ammette che il programma Ufo esiste ancora. Lo rivela il New York Times, spiegando che il progetto per indagare sugli strani fenomeni ha ricevuto un nuovo impulso. Si diceva che il porgramma fosse stato chiuso nel 2012, ma ora avrebbe cambiato nome in “Unidentified Aerial Phenomenon Task Force”. Il quotidiano parla anche di ritrovamenti di materiali che non hanno alcun legame con la Terra, ma non è chiaro dove siano stati trovati. Potrebbero essere frammenti di navicelle spaziali, ma non si sa con certezza se siano pezzi di tecnologia “aliena” o con strane leghe metalliche, anche perché quando si tratta di questi argomenti cala subito il silenzio. E allora bisognerà attendere qualche altra “soffiata”…