Elon Musk intende sviluppare chip cerebrali wireless tramite la sua azienda. È quanto si apprende la quotidiano The Jerusalem Post, che annuncia l’indiscrezione secondo cui Neuralink, appunto l’azienda di Elon Musk, potrebbe iniziare la sperimentazione clinica sull’uomo entro sei mesi. Un termine in realtà molto più largo di quello che lo stesso Musk aveva stabilito in precedenza.



Neuralink è al momento al lavoro su interfacce per chip cerebrali che potrebbero avere molteplici impieghi, anche nel campo della salute. Per esempio, riporta The Jerusalem Post, ci si aspetta di poterli impiegare per aiutare i pazienti disabili a riprendere dimestichezza con la capacità di muoversi e di comunicare. Ma potrebbe anche aiutare le persone prive della vista a recuperarla o ripristinarla. Questi obiettivi sono stati fissati dallo stesso Elon Musk, la cui azienda sta ultimando i test sugli animali ed è alla ricerca dell’approvazione della Food and Drug Administration per poter iniziare la fase degli studi clinici dei chip cerebrali sulle persone. “Vogliamo essere estremamente attenti e avere la certezza che funzionerà bene prima di inserire un dispositivo in un essere umano”, ha affermato Elon Musk in un aggiornamento pubblico presso la sede della sua azienda.



Elon Musk e il progetto dei chip nel cervello: “stiamo facendo il possibile, progresso sarà esponenziale”

Chip cerebrali sugli esseri umani, Elon Musk durante l’aggiornamento rivolto al pubblico ha affermato che “i progressi iniziali, in particolare per quanto riguarda gli esseri umani, sembreranno forse lenti in modo agonizzante, ma stiamo facendo tutto il possibile per portarlo su scala“. E ha concluso che “quindi, in teoria, il progresso dovrebbe essere esponenziale”. Per il momento, secondo The Jerusalem Post la statunitense Food and Drug Administration non ha rilasciato dichiarazioni, sostenendo di non poter commentare le possibili applicazioni di questi chip cerebrali.



Anche se qualcuno non ha mai avuto la vista, come chi è nato cieco, noi crediamo di poter di poterla ripristinare” ha dichiarato Elon Musk, che attraverso il chip cerebrale negli esseri umani intende anche consentire il movimento dei muscoli nelle persone che non sono in grado di compierlo. Neuralink nasce nel 2016 per obiettivi ambiziosi come questi, almeno nelle intenzioni di Elon Musk, e si prefigge anche si poter controllare tramite chip cerebrali dispositivi elettronici complessi, curare malattie cerebrali – tra cui Parkinson, Alzheimer e demenza – e arrivare alla fusione tra cervello e intelligenza artificiale. Obiettivi che però si stanno scontrando con numerosi ritardi rispetto alle tempistiche inizialmente volute da Musk.