Il maxi compenso da 55 miliardi di dollari che Tesla ha concesso al suo CEO, Elon Musk, nel 2018, è stato annullato da un giudice. Come si legge su TgCom24.it la sentenza è giunta dopo un processo che era iniziato nel 2022, e che ha dato ragione ad un investitore secondo cui la remunerazione di cui sopra risultava essere troppo eccessiva e nel contempo poco trasparente. Si tratta di un compenso che aveva contribuito Elon Musk a renderlo l’uomo più ricco del mondo, ma la corte del Delaware ha stabilito che Musk e il cda di Tesla “avevano l’onere di dimostrare che il piano di compensazione era giusto e non sono riusciti a farvi fronte”.



Nel provvedimento si legge ancora che: “L’iter che ha portato all’approvazione del piano è stato profondamente viziato”. Il giudice, in un passaggio, sembra quindi fare riferimento all’Autopilot, il tanto chiacchierato sistema di guida autonoma di Tesla: “Musk ha lanciato un processo di guida autonoma, ricalibrando la velocità e la direzione lungo il percorso come riteneva opportuno. Il processo è arrivato a un prezzo ingiusto”.



ELON MUSK, CROLLA IL SUO PATRIMONIO: VALE “SOLO” 200 MILIARDI. I DUBBI SUL BOARD DI TESLA

Stando a TgCom24.it la decisione del giudice solleva alcuni interrogativi circa i “piani alti” di Tesla, a cominciare dal fatto che il board, dove sono presenti alcuni amici di Musk, fra cui il fratello, sia in grado di controllare il comportamento dello stesso imprenditore originario del Sud Africa.

I 55 miliardi di dollari trasferiti al CEO di Tesla erano stati giustificati dal fatto che grazie a quel corposo pacchetto di azioni Musk sarebbe rimasto concentrato sulla realizzazione delle auto elettriche ma con il passare degli anni ha deciso di diversificare il suo business, per ultimo il disastroso acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari che nel giro di due anni ha perso gran parte del suo valore. La notizia giunge in un periodo in cui Tesla aveva ha il 12 per cento in borsa, bruciando 80 miliardi di dollari, dopo le previsioni di un rallentamento per il 2024.