Elon Musk e il flop Twitter

Secondo un preoccupante allarme lanciato dal Financial Times, il magnate Elon Musk sta passando parecchi problemi con gli investitori. Da un lato, infatti, chi aveva investito in Twitter ha iniziato progressivamente ad abbandonare la piattaforma dopo l’acquisto da parte del CEO di Space X, mentre dall’altro parecchi investitori si sarebbero anche ritirati da Tesla, facendo crollare vertiginosamente il valore in borsa.



Entrambe questi crolli economici che stanno affossando Elon Musk, inoltre, sembra che siano strettamente collegati, almeno secondo il quotidiano inglese, alla decisione di acquistare il famoso social network con l’uccellino. Della situazione di Twitter ne ha parlato in prima persona durante il forum Twitter Spaces, definendo l’azienda “un aereo che si dirige verso il suolo ad alta velocità con i motori in fiamme e i comandi che non funzionano”. Avrebbe difeso la sua gestione del social, alludendo a importanti problemi finanziari che l’hanno costretto a prendere le decisioni che gli sono state ampiamente criticate, come il licenziamento in blocco di 7.500 dipendenti. Secondo il magnate Elon Musk, il social da maggio rischiava la bancarotta, mentre grazie alla sua nuova gestione dovrebbe tornare in positivo entro un paio di anni.



Gli investitori di Elon Musk in fuga da Tesla

Insomma, però, Twitter non sarebbe l’unica falla economica del magnate Elon Musk. Dal social ormai la maggior parte degli investitori, specialmente quelli pubblicitari che nel 2021 hanno fatturato all’azienda 5 miliardi di guadagno (ora sfumati), sono scappati per via delle nuove norme di moderazione e gestione degli account, mentre anche numerose aziende e persone famose sembrano avergli voltato le spalle. A tal proposito, lui ha dichiarato che lascerà la gestione, appena troverà qualcuno disposto a prenderla, rimanendo comunque implicato nel “team software e server”.



La situazione che, invece, ha investito Elon Musk sul versante di Tesla muove direttamente da Twitter, ma in un contesto in cui sembra essere molto più facilmente risolvibile. Infatti, fin dall’acquisizione del social network gli investitori dell’azienda automobilistica hanno preferito vendere le loro azioni per la paura che il magnate fosse troppo impegnato altrove. Tesla, di proprietà di Elon Musk, ha perso l’8% del valore azionario rispetto a ieri ed il 60% rispetto al valore di ottobre, arrivando a 435 miliardi di dollari. Dopo le dimissioni dalla poltrona di Twitter, però, gli investitori avrebbero dato un timido segnale positivo al magnate, mentre gli analisti attestano ancora una situazione rischiosa, se la gestione del social rimanesse nelle mani di Musk.