La tanto attesa intervista di Elon Musk a Donald Trump si è tenuta come previsto in diretta su X.com ma la chiacchierata non è filata liscio come si sperava in quanto si è verificato un problema tecnico che ha di fatto oscurato la visione ai più. Il numero uno di Tesla ha parlato di un massiccio attacco Ddos e alla fine solo in pochi sono riusciti ad assistere in diretta allo show. Donald Trump ha comunque parlato di 60 milioni di visualizzazioni, anche se i numeri non sono certi. Più certo invece il fatto che il tycoon repubblicano, per l’occasione abbia rispolverato il suo vecchio account su X da ben 88 milioni di visualizzazioni.



Ma quali sono stati gli argomenti trattati da Elon Musk e Donald Trump durante l’intervista? Tanti i temi toccati in una chiacchierata durata circa due ore a cominciare dalla politica estera, uno dei cavalli di battaglia del texano, che ha promesso “la più grande deportazione della storia degli Stati Uniti”, ricordando come 20 milioni di persone abbiano varcato i confini degli Stati Uniti con il Messico, direttamente da “carceri e manicomi di tutto il mondo”.



ELON MUSK INTERVISTA DONALD TRUMP: LA POLITICA ESTERA

Un altro argomento pregnante ha riguardato l’imminente attacco dell’Iran a Israele, ma Donald Trump si dice convinto che alla fine Teheran non attaccherà Tel Aviv. Restando nell’ambito della politica estera, il candidato alla presidenza degli Stati Uniti ha ribadito la sua stima nei confronti di Xi Jinping e Vladimir Putin, rispettivamente presidenti di Cina e Russia, ribadendo un concetto già espresso in precedenza, ovvero “meglio andare d’accordo che essere nemici”.

Fanno un po’ storcere il naso invece le dichiarazioni nei confronti di Nicolas Maduro, presidente del Venezuela accusato di brogli elettorali, che però per Trump avrebbe abbattuto di molti i crimini nel proprio Paese. Il texano ha quindi confermato i propri apprezzamenti nei confronti di Elon Musk, invitandolo ad unirsi alla sua amministrazione e sottolineando le sue abilità nel gestire un’azienda e le sue capacità in particolare nel licenziare senza troppi scrupoli i dipendenti che non servono, definendolo un “tagliatore di teste”.



ELON MUSK INTERVISTA DONALD TRUMP: L’ATTENTATO E LE AUTO ELETTRICHE

Dopo aver dichiarato di voler chiudere il dipartimento dell’istruzione, Donald Trump ha chiacchierato con Elon Musk del famoso attentato di cui è stato vittima, sottolineando quanto sia stato fortunato: “Se non avessi girato la testa…”. Numerosi video pubblicati nei giorni seguenti l’attacco in Pennsylvania, mostrarono chiaramente, tramite simulazione grafica, che se Trump non avesse guardato a destra spostando leggermente la testa all’indietro, non sarebbe sopravvissuto. In ogni caso il tycoon tornerà a breve sul luogo del tentato omicidio.

Parole infine nei confronti della sua sfidante alla Casa Bianca, Kamala Harris, definita “incompetente”, e nei confronti delle auto elettriche, di cui Elon Musk rappresenta uno dei massimi esponenti con Tesla: da parte di Trump tanti complimenti al manager di origini sudafricane.