Elon Musk continua a pensare a come far fruttare Twitter, social network acquistato pochi mesi fa in cambio di 42 miliardi di dollari, e come lo stesso possa produrre del denaro. Dopo la decisione di introdurre la spunta blu a pagamento, ora il social del cinguettio ha deciso di attuare un sistema di paywall: si paga per accedere ai dati di Twitter. L’idea è quella di far pagare un abbonamento mensile per poter accedere ai dati dell’azienda, che in precedenza erano offerti in maniera gratuita o comunque in cambio di somme minime.
La mossa, come riferisce il Financial Times, ha provocato ovviamente un contraccolpo da parte degli sviluppatori che si aspettano di essere esclusi da questo pagamento, così come i grandi clienti come Microsoft. Eppure nelle scorse settimane alcuni soggetti hanno già ricevuto delle email in cui li stessi venivano informati di essere “sospesi dall’accesso” all’API (metodo attraverso cui i software “parlano” tra di loro per richiedere e fornire informazioni). L’obiettivo di Twitter è quello di ottenere almeno 42mila dollari al mese affinchè gli sviluppatori possano accedere ai suoi flussi di dati, ma a seconda del tipo di abbonamento scelto si può arrivare anche a somme a sei cifre. Il livello più basso è invece quello da 100 dollari, che di fatto rappresenta un livello tester e che permette di accedere a dei contenuti molto limitati.
ELON MUSK, PAYWALL PER I DATI TWITTER: ARRIVA ANCHE UN SISTEMA PAY-PER-ARTICLE
Secondo gli esperti, come riferisce ancora il quotidiano finanziario, tale mossa rischierebbe di ostacolare la ricerca sulla manipolazione politica in vista delle elezioni negli Stati Uniti che si terranno nel 2021, l’anno prossimo, mettendo tra l’altro a rischio il futuro di alcune piccole imprese.
In ogni caso questo non è l’unico strumento che ha in mente Musk, visto che lo stesso patron di Twitter, ha annunciato un sistema di pay-per-article sulla piattaforma, ovvero, far pagare un costo in cambio della lettura del contenuto pubblicato: “A partire dal prossimo mese – le parole del manager sudafricano – questa piattaforma permetterà a chi pubblica media di far pagare agli utenti sulla base dei singoli articoli in un solo click. Ciò permetterà agli utenti che non hanno un abbonamento mensile di pagare un certo prezzo per articolo ogni volta che desiderano leggere occasionalmente un contenuto. Dovrebbe essere uno scenario win-win per i media e per il pubblico”.