Elon Musk ha annunciato l’intenzione di rassegnare le proprie dimissioni dal ruolo di amministratore delegato di Twitter. L’annuncio è giunto nelle scorse ore attraverso un post pubblicato sul social del cinguettio, in cui si legge: “Mi dimetterò da amministratore delegato di Twitter non appena avrò trovato qualcuno abbastanza folle da assumere l’incarico”. Il miliardario di origini sudafricane ha quindi spiegato che, una volta dimessosi, si metterà a capo dei team per il software e i server della stessa società.



Elon Musk ha tenuto fede ancora una volta ai suoi impegni, rispettando il volere popolare. Soltanto due giorni fa aveva pubblicato un sondaggio in cui aveva chiesto ai suoi 112 milioni di follower se avesse dovuto dimettersi o meno dal ruolo di numero uno di Twitter. Alla fine il 57% di chi ha votato ha chiesto un suo passo indietro, per circa 10 milioni di votanti. Elon Musk ha apertamente contestato il risultato (si dice convinto che il voto sia truccato dai famosi bot a cui da sempre fa la guerra), dichiarando di dubitare dell’affidabilità del sondaggio, ma in ogni caso ha deciso di abbandonare la carica più importante in Twitter.



ELON MUSK LASCIA IL RUOLO DI CEO DI TWITTER MA IL CONTROSONDAGGIO…

A conferma dei dubbi di Elon Musk anche il “contro-sondaggio” che aveva effettuato la socità HarrisX, secondo cui il 61 per cento degli intervistati aveva invece votato per mantenere Elon Musk come Ceo. “Interessante. Suggerisce che forse abbiamo ancora un problema di bot su Twitter…”, aveva commentato l’ex uomo più ricco al mondo. Per HarrisX, quindi, i risultati smentirebbero il risultato di Twitter, spiegando che il loro sondaggio è indipendente da “Twitter o da qualsiasi organizzazione legata a Elon Musk”.



A questo punto si attende di capire chi sarà il sostituto di Musk, ma tale passo indietro potrebbe far felice gli investitori di Tesla, che nelle ultime settimane, da quando cioè Elon ha messo le mani sul social, hanno visto le loro azioni deprezzarsi in maniera vertiginosa, anche a causa delle continue cessioni da parte dello stesso numero uno di SpaceX.