Elon Musk potrebbe realizzare uno smartphone, qualora Apple e Google rimuovessero l’app di Twitter dai loro store. Com’è noto, Musk ha reso noto che da questa settimana riattiverà tutti gli account che sono stati sospesi, ma che in realtà rispettano la legge e non contribuiscono alla diffusione di spam. Elizabeth Wheeler, commentatrice politica, autrice e conduttrice di podcast, ha sollecitato l’intervento di Elon Musk sulla questione degli account sospesi, asserendo che “l’uomo che costruisce razzi per Marte” potrebbe creare senza problemi uno smartphone.



Proprio attraverso un cinguettio ufficiale, Musk ha risposto affermativamente, asserendo che, in primis, si augura che l’app di Twitter non sia rimossa dagli store di Apple e Google. Tuttavia, qualora questo scenario dovesse davvero materializzarsi, non potrà fare altro che fabbricare un proprio smartphone, tale da consentire l’utilizzo di Twitter. Peraltro, ricordiamo che a fine luglio 2021 Elon Musk aveva attaccato Apple, per via delle commissioni imposte (“una tassa globale su Internet”).



LO SMARTPHONE DI ELON MUSK POTREBBE AVERE UNA VERSIONE PERSONALIZZATA DI ANDROID

Soltanto sette giorni fa, Elon Musk aveva commentato pubblicamente le commissioni ritenute troppo alte a causa del duopolio iOS/Android. Musk, a questo punto, potrebbe davvero dare vita a una versione personalizzata di Android per il suo smartphone, con tanto di store alternativo, ma senza i servizi di Google è difficile che possa incentivare un gran numero di acquisti e tramutarsi in un flop, sulla falsa riga di quanto accaduto con i vari Windows Phone, Amazon Fire Phone e Facebook Phone.

Nel contempo, Elon Musk ha sottolineato ufficialmente che l’incitamento alla violenza comporterà la sospensione immediata dell’account dell’utente, anche se, come evidenziato dalla Commissione europea, Twitter risulta ancora essere il social media meno solerte nella rimozione dei contenuti. Serve, insomma, un cambio di passo in merito a questo aspetto, tutt’altro che di secondo piano nella quotidianità che oggigiorno ci troviamo a vivere.