L’ex ministro del governo Monti, Elsa Fornero, è stata ospite ieri sera in collegamento con il programma di La7, DiMartedì, classico appuntamento condotto sul settimo canale da Giovanni Floris. Nel corso della puntata si è parlato di tasse e del modus operandi del governo di centrodestra e Elsa Fornero è tornata ad evocare la tassa patrimoniale.



“Mi faccia dire – le sue parole – che quel signore dello spot è il classico esempio dell’importanza di una imposta patrimoniale perchè se non altro le ricchezze non è che le può nascondere tutte e allora forse una piccola imposta patrimoniale che servisse per aiutare veramente soprattutto coloro che hanno bisogno di fare investimento e lavoro, non sarebbe male, ma so che non è popolare e in particolare la destra, appena si nomina la parola tassazione, ha una crisi di nervi”. Floris, ribatte: “Una volta la crisi di nervi l’avevano anche quando si parlava di caccia all’evasore mentre adesso no”.



ELSA FORNERO E LA LOTTA ALL’EVASIONE

La professoressa Elsa Fornero ha replicato: “Bhe diciamo che la caccia all’evasore per loro era un’operazione ingiusta e iniqua, in realtà la lotta all’evasione, non la caccia, è un sacrosanto dovere dello stato, noi facemmo delle operazioni dure e ci chiamavano aguzzini fiscali, si trattava ad esempio di vedere se una persona che aveva una barca pagava imposte adeguate e si trattava di una persona che non aveva un piccolo gozzo ma una barca importante”.

Elsa Fornero ha proseguito: “quindi quando si vogliono acchiappare i voti allora la lotta all’evasione fiscale è un’operazione vergognosa di chi vuole mettere le mani nelle tasche degli italiani, ma quando poi si devono fare le leggi di bilancio e le risorse mancano, magari se si è ministri del tesoro si fa veramente fatica e non si dorme la notte, forse ricorrere ad uno spot è un po’ ridicolo ma una lotta all’evasione seria si deve fare, dimenticando tutto quello che si è detto”.



ELSA FORNERO AVEVA GIÀ PROPOSTO LA PATRIMONIALE A GENNAIO

Tornando alla tassa patrimoniale, che andrebbe appunto a tassare coloro che godono di un ricco patrimonio, non è la prima volta che viene proposta quest’anno dall’ex ministro Elsa Fornero. Lo fece infatti già ad inizio anno, a gennaio 2024, attraverso un editoriale pubblicato sul quotidiano La Stampa, con cui l’economista spiegava perchè una tassa di quel tipo avrebbe giovato alla crescita dell’Italia, riferendosi in particolare ad una imposta sul patrimonio immobiliare e non finanziario, e nel contempo avrebbe sistemato anche i conti pubblici.

Pronta la replica del ministro Salvini, il principale “nemico” della Fornero, che ha bollato la sua proposta come ingiusta attraverso i suoi canali Facebook. L’attuale ministro dei trasporti ha sempre contestato la legge sulla pensione introdotta appunto dall’ex ministro del governo Monti, e lo aveva ribadito anche in occasione della proposta patrimoniale parlando di “ricetta disastrosa”.