Elvira Vikhareva è stata avvelenata con dei metalli pesanti. Si tratta di una ragazza di 32 anni, storica oppositrice del presidente russo Vladimir Putin. Da anni l’attivista, come riferisce Open, si batte contro il governo di Mosca, di conseguenza sono nati subito forti sospetti nell’apprendere la notizia dell’avvelenamento, alla luce anche dei numerosi casi degli scorsi anni. A riportare la notizia riguardante Elvia Vikhareva è stata l’agenzia di stampa russa Sota, e il sito indipendente Meduza, secondo cui l’avvelenamento risalirebbe ad alcuni mesi fa. La 32enne attivista ha fatto sapere di aver manifestato i primi sintomi fra la fine del mese di novembre e l’inizio di dicembre 2022, per poi ricomparire lo scorso febbraio.



La ragazza ha parlato di aumento della frequenza cardiaca, ma anche intorpidimento delle estremità del corpo quindi mani e piedi, quindi forti dolori allo stomaco, spasmi muscolari, fino a svenimenti e perdita di capelli, alcuni dei classici sintomi di sindrome da avvelenamento. Si tratta di evidenze così aggressive e purtroppo durature che hanno perfino cambiato l’aspetto fisico di Elvira, ed è per questo che da tempo la ragazza, indubbiamente una bella donna, ha deciso di non mostrare da tempo il proprio volto nelle interviste alla stampa.



ELVIRA VIKHAREVA, AVVELENATA OPPOSITRICE DI PUTIN: LA SUA TRAVAGLIATA VITA POLITICA

Elvira Vikhareva, dopo i continui sintomi, ha deciso di rivolgersi ad alcuni specialisti, e dopo aver fatto dei test e delle analisi del sangue sono state rinvenute tracce di bicromato di potassio, una sostanza cancerogena.

Come ricorda Open, nel 2022 la ragazza aveva deciso di candidarsi al consiglio comunale nel suo distretto di Mosca ma un tribunale glielo impedì con accuse di irregolarità burocratiche, stessa situazione avvenuta nel 2021. Nel 2019 la 32enne si era invece unita alle proteste contro i candidati esclusi dalle elezioni di quell’anno, mentre nel 2021 si candidò alla Duma di Stato perdendo contro il presentatore televisivo e candidato di Russia Unita, Timofey Bazhenov.