L’EMA, ente regolatore dei farmaci commercializzati in Europa, ha dato il via libera alla nuova versione del vaccino contro il covid prodotta da Pfizer. Comirnaty, il nome del preparato, è stato recentemente aggiornato per rispondere in maniera il più efficiente possibile alla sottovariante Omicron XBB.1.5, detta anche colloquialmente Kraken, ancora tra le più diffuse nel mondo, seppur si stiano facendo strada nuove sottovarianti più contagiose. Non è la prima approvazione che EMA da alle nuove versioni aggiornate del vaccino contro il covid di Pfizer, ma ne era già stata data una prima nel dicembre 2020 contro la variante BA.1 e poi una seconda nel settembre 2022 contro BA.4-5.
EMA: “Nuovo vaccino covid consigliato a bambini ed anziani”
Secondo una nota dell’EMA, il vaccino aggiornato contro il covid “contribuisce a mantenere una protezione ottimale” contro il nuovo ceppo del virus che ritiene essere “strettamente correlato ad altre varianti attualmente in circolazione”. L’autorità farmacologica sottolinea che “dalla prima autorizzazione di Comirnaty” ha avuto modo di acquisire “una conoscenza approfondita sulla sicurezza del vaccino. Gli effetti collaterali sono generalmente lievi e di breve durata”.
Complessivamente, spiega ancora l’EMA, il nuovo vaccino aggiornato contro il covid è consigliato sia agli adulti che ai bambini con più di 6 mesi d’età, sottolineando che sarebbe opportuno riceverne almeno una dose indipendentemente dalla precedente storia vaccinale conto il virus pandemico. Dello stesso avviso, anche se leggermente diverso, anche l’epidemiologo Giovanni Rezza, che ad ANSA ha sottolineato l’importanza di sottoporsi al nuovo vaccino contro il covid per tutti “gli over-60 e i soggetti fragili per evitare il rischio di malattia grave, nonostante il virus ora preoccupi meno rispetto al passato”. Inoltre, l’epidemiologo ritiene che XBB.1.5 continua a circolare e sarebbe già responsabile di “un piccolo aumento dei casi” di infezione, e “ci si può aspettare una ulteriore circolazione nella stagione fredda, come accade per i virus respiratori in generale. Quindi”, conclude, “proteggere anziani e fragili è importante poiché molti non sono andati oltre la seconda o terza dose”.